Tutti noi abbiamo un prezzo, tutte le cose hanno un prezzo, non c'è niente e nessuno con non sia "trasformabile" ed equiparabile ad un valore economico. lo sosteneva Baudelaire quando diceva che ogni persona che mette al servizio la sua intelligenza, (o la sua manualità) per guadagno non fa altro che prostituisi e lo diceva anche il famoso scrittore statunitense Arthur Miller che, se fosse ancora in vita, avrebbe spento in questo 2015 cento candeline ma che, sempre in quest'anno particolare, viene ricordato per il decennale dell sua scomparsa.
La compagnagnia teatrale Orsini, per ricordarne la nascita, ma anche la morte, ha deciso di rappresentare per i teatri italiani una della sue opere meno conosciute. Stiamo parlando de "Il prezzo", un bellissimo testo che con grande lucidità racconta la crisi americana del 1929, una crisi economica di vaste proporzioni che Miller nel suo testo, ancora attuale, riesce a rappresentare per quello che è, ovvero una grande crisi economica ma anche familiare, una povertà di valori, una decompressione di anime che sopraggiunge proprio quando tutto sembra implodere.
"Il prezzo" sarà in scena al teatro Carignano di Torino fino a domenica 6 dicembre, per celebrare degnamente il decennale della scomparsa dello scrittore la compagnia Orsini ha affidato la regia a Massimo Popolizio, uno tra i più grandi attori italiani degli ultimi tempi.
Genovese poliedrico, veste mirabilmente i panni del politico corrotto nel film con Claudio Bisio "Benvenuto Presidente" passando poi per mettere i panni del giudice Falcone nel film "Era d'estate" (insieme a Beppe Fiorello nei panni del giudice Borsellino) che racconta la reclusione forzata di Falcone e Borsellino all'Asinara.
Il prezzo
Due fratelli (Massimo Popolizio che oltre a firmare la regia recita sul palcoscenico, e Elia Schilton), non si parlano da anni, la morte del padre, la crisi ecomonica e la necessità di vendere i mobili di famiglia li fa riavvicinare, pieni di astio. Tra di loro un ambiguo antiquario ebreo-russo (interpretato dall'ottantenne Umberto Orsini) che deve valutare il prezzo del mobilio di famiglia portando i due fratelli dentro un doloroso viaggio tra i ricordi, A fare da cornice alla pièce teatrale una catasta di mobili coperta da teli bianchi.