Un sequel sempre più 'Matto' e colorato
Dopo aver visto "Alice in Wonderland" molti son rimasti piuttosto delusi nel riscontrare essere stata una delle opere minori della produzione di Tim Burton, quando sembrava trattasse tematiche perfettamente nelle corde dell'eccentrico regista e del suo attore feticcio Johnny Depp, il quale non poteva fare altro che impersonare l'esilarante "Cappellaio Matto".
Infatti, le ambientazioni dei film di Burton sono sempre state gotiche e fiabesche; dunque ci si è chiesti come fosse possibile che un argomento tanto onirico e vicino al suo stile potesse venire sfruttato così in malo modo; ebbene dopo sei anni il testimone passa a James Bobin, il quale si fa carico di un progetto nettamente superiore a quelli diretti da lui in precedenza. Scelta curiosa quella di far dirigere un sequel di una storia tanto amata ed importante ad un regista quasi privo di esperienza. Un'altra nota che farà emergere nel pubblico dubbi sulla pellicola è la decisione di sfruttare, come la prima volta, il 3D, mezzo che lascia supporre abbiano preferito concentrarsi di nuovo sugli scenari fantasiosi e colorati a discapito probabilmente della vicenda narrativa in sé, nonché della sceneggiatura, dietro la quale vi è la medesima Linda Woolverton, che ha dichiarato di aver sempre preso solo spunto dall'opera del leggendario Carroll. La pellicola e il racconto, infatti, combaciano per i nomi dei personaggi e il titolo, ma per quanto concerne la trama non hanno nulla in comune.
Un Cast decisamente di qualità
Tuttavia non vi son solo aspetti negativi, nel cast sono stati riconfermati l'incantevole Mia Wasikowska ("Stoker" del sudcoreano Park Chan-Wook, "Crimson Peak" di Guillermo del Toro), il premio Oscar per "I miserabili" Anne Hathaway nei panni della Regina Bianca, oltre al solito Depp, che esce da una serie pare infinita di flop, ma che come sempre è amato da grandi e piccoli per le sue pittoresche metamorfosi da una pellicola all'altra e ha deciso di tornare in quelli del Cappellaio, sempre più matto e protagonista insieme ad Alice; rivelazione, invece, di questo sequel è Sacha Baron Cohen, che interpreta l'antagonista "Il Tempo" che ostacolerà Alice nel suo viaggio per salvare il Cappellaio.
La storia continua
Alice dopo anni di navigazioni in spazi lontani, seguendo le orme del padre, torna a Londra dove scopre uno specchio che la incuriosisce e che la porta nuovamente al Paese delle Meraviglie (Il Sottomondo) dove ritrova tutti i suoi amici e nemici, lo Stregatto, il Bianconiglio, il Brucaliffo (la cui voce originale, ricordiamolo, è quella dell'immenso attore di formazione teatrale Alan Rickman) e tanti altri. Questa volta, però, noterà fin da subito qualcosa di strano nel Cappellaio, il quale le vien riferito aver perso la sua "moltezza"; proprio per questa ragione la Regina Bianca le chiede di volgersi alla ricerca della Cronosfera, uno strumento per viaggiare attraverso le ere conservata all'interno della camera del Grande Orologio che regola tutto il tempo.
Per mezzo di questa sfera tornerà al passato e dovrà tentare di salvare il Cappellaio prima dello scadere del tempo in un percorso ovviamente non privo di peripezie, oltre che di avventure bizzarre e intriganti.