Il mondo della musica e dell'intrattenimento è in lutto. Il 21 aprile 2016 è morto il noto cantante e attore afroamericano Prince Rogers Nelson, meglio conosciuto con il nome d'arte Prince. L'artista, nativo di Minneapolis, aveva raggiunto la fama tra gli anni Ottanta e Novanta, e la sua arte musicale è entrata nel mito grazie ad alcune hit come "Kiss", "I Wanna Be Your Lover", "Cream" e specialmente "Purple Rain", brano che ha dato il nome anche ad un film al quale l'artista prese parte come attore.
Quella chiamata confusa al 911
La morte di Prince presenta aspetti ancora poco chiari e misteriosi, a partire dalla causa del decesso, di cui non si sa ancora nulla. Un altro aspetto "oscuro" della vicenda è relativo alla chiamata confusa che è stata fatta al 911 per comunicare la morte del cantautore. Difatti, come riporta il quotidiano "La Stampa", una persona non identificata ha chiamato la polizia sostenendo di essere a casa della popstar, ma in un primo momento ha indicato l'indirizzo di Minneapolis, mentre in seguito un'altra persona ha indicato l'indirizzo giusto della casa del cantante, situata nella periferia di Chanhassen.
Inoltre, sempre secondo quanto riportato dal quotidiano, nella telefonata si faceva riferimento al fatto che vi era qualcuno "privo di sensi", prima di arrivare a dichiarare che "la persona qui è morta".
Il ricovero per overdose
Un altro aspetto avvolto ancora nel mistero riguarda il ricovero per overdose a cui Prince fu sottoposto il 15 aprile. Secondo quanto sostenuto dal sito web "Tmz.com" (il sito che per primo ha dato la notizia della morte di Prince), il cantante venne ricoverato per una overdose da oppiacei e non per un'influenza, come invece aveva dichiarato il suo manager.
Inoltre, sempre secondo quanto riportato dal sito di gossip, Prince fu sottoposto ad un trattamento con il Narcan e i medici avrebbero voluto trattenerlo in ospedale ancora per qualche giorno, ma a causa della mancanza di una stanza privata, l'entourage del cantante chiese e ottenne le dimissioni dell'artista.