Il giudice delle indagini preliminari del tribunale di Roma ha convalidato il sequestro del sito web di Forza Nuova, il partito politico dell'estrema destra assurto alle cronache in seguito alle manifestazioni no-Green pass culminate in una violenta occupazione della sede della Cgil il 9 ottobre 2021. La motivazione del giudice è relativa all'ultimo comunicato stampa pubblicato online dagli esponenti del partito, comunicato che stando al gip incita alla violenza di stampo politico.
Il comunicato pubblicato da Forza Nuova e la decisione del giudice
Secondo il Gip, nel comunicato stampa incriminato ("Altro che Forza Nuova") è manifesta non soltanto l'esplicita esaltazione "di un metodo violento di azione Politica", ma anche "di un atto eversivo" nei confronti delle stesse istituzioni italiane. Si tratta, motiva il Gip, di comunicati stampa che non si limitano alla legittima critica politica delle istituzioni ma si rendono apologeti della violenza politica e, nel caso specifico, dell'attacco alla sede del sindacato.
Il provvedimento di convalida del sequestro del sito web
Nel provvedimento di convalida del sequestro del sito del partito di estrema destra si parla dell'ipotetico rischio di "commissione di ulteriori delitti dello stesso genere".
Oltre a ciò, è stato riportato che tali comunicati sono stati resi di pubblico dominio mentre le azioni violente erano ancora in corso di svolgimento e, in seguito, nelle 24-48 ore successive all'assalto alla Cgil. In tal modo, gli stessi comunicati di Forza Nuova sono stati concepiti "mentre i fatti violenti erano ancora in corso e poi nelle 24-48 ore successive in un contesto spazio-temporale ed economico-sociale caratterizzato da gravi tensioni legate agli effetti economici e sociali dell’emergenza sanitaria in corso e all’adozione del green pass", spiega il Gip.
Gli esponenti indagati
A seguito del provvedimento di convalida sono stati indagati quattro importanti esponenti del movimento di estrema destra. Più precisamente, nel fascicolo d'inchiesta sono stati inseriti Luca Castellini, Stefano Saija nonché Davide Cirillo e Giuseppe Provenzale. I quattro militanti del partito sono indagati per istigazione a delinquere, con l'aggravante dell'utilizzo di strumenti informatici.
Gli stessi quattro membri di Forza Nuova sono i firmatari del contestato comunicato del 10 ottobre 2021, pubblicato proprio il giorno dopo l'assalto alla sede della Confederazione Generale Italiana del Lavoro.