Morto all’età di 35 anni a Parigi, in seguito a una meningite tubercolare, Amedeo Modigliani è tra gli artisti più influenti del ‘900, nonché uno dei maggiori esponenti dell’Arte contemporanea. Il suo successo si deve soprattutto ai ritratti femminili, che presentano due caratteristiche molto particolari: un collo particolarmente lungo e affusolato e due occhi sprovvisti di pupille.
Lo stile di Modì – com’era soprannominato in Francia – non lasciò indifferente il mondo dopo la sua dipartita. Al di là dei suoi eccessi nel corso della vita, a causa di droghe e alcool – era disposto a fare ritratti o quadri in cambio di un solo bicchiere ed era molto burrascoso nel rapporto con molti colleghi, tra cui Renoir - di Modigliani non si possono ignorare quegli occhi vuoti, quasi extraterrestri, delle donne che rappresentò sulla tela.
A cosa si deve quella particolare scelta pittorica?
Due sono le versioni più accreditate. La prima riguarderebbe la sua incapacità comunicativa con i membri dell’altro sesso.
Non si trattava di mutismo selettivo, quanto piuttosto di una profonda e irrequieta paura delle donne, motivata da probabili traumi del passato e in parte derivata dal suo personale modo di affrontare e vedere la realtà, ben lontana dai modi di fare che comportassero una pacifica convivenza tra il mondo maschile e il mondo femminile nella società francese dell’epoca.
Una seconda versione, molto più suggestiva ed espressa anche nel film ‘I colori dell’anima’, espone sempre quel rapporto travagliato con il gentil sesso, ma in chiave più intima e meno scientifica. Sarebbe stato, infatti, un profondo cruccio del pittore italiano non riuscire mai a rappresentare l’anima di qualcuno sopra una tela.
Gli occhi, per antonomasia, sono lo specchio dell’anima. Ed è in tal senso che, durante il film, l’attore che interpreta Modigliani afferma che ‘se avrò fortuna, un giorno dipingerò i tuoi occhi’. La pellicola pone così l’accento sul mistero dell’assenza di pupille nei quadri di Modigliani, che divengono la metafora di una realtà che non si può rappresentare e comunicare in forma assolutamente corretta o giusta. Non poter dipingere gli occhi indica perciò quell'inespressa visione artistica che non può in alcun modo concretizzarsi, poiché fa parte dello stesso processo creativo che porta l’autore a produrre le sue opere. Ed è forse questa la lezione filosofica di Modigliani: l’arte può esprimere milioni di cose, ma mai quelle che veramente vuole comunicare l’artista.