L'edizione del 2018 del Premio Strega è arrivata alla sua fase finale: il 13 giugno, tra i dodici semifinalisti rimasti in gara sono stati scelti i cinque che si 'sfideranno' per l'ambito riconoscimento. In questa edizione sorprendono due particolari, il primo è la presenza di tre donne su cinque finalisti, mentre il secondo è la presenza di ben due case editrici indipendenti (Neri Pozza ed E/o Edizioni).

I finalisti

Il nome più favorito per la vittoria finale è quello di Helena Janeczek, autrice dalle origini tedesche ma oramai naturalizzata italiana. L'autrice è in gara con La ragazza con la Leica, pubblicato da Guanda, romanzo in cui racconta la storia d'amore tra Robert Capa e Gerda Taro. Segue Marco Balzano con il romanzo Resto qui, pubblicato da Einaudi, che racconta le vicende legate ad un paesino dell'Alto Adige che resiste ad un'inondazione. La seconda donna ancora in gara è Sandra Petrignani con La corsara. Ritratto di Natalia Ginzburg, edito da Neri Pozza, un ritratto del panorama letterario del novecento e una rivalutazione dell'autrice sempre ai "margini" della letteratura.

A seguire vi è Lia Levi con Questa sera è già domani pubblicato da Edizioni E/o, libro sulla persecuzione nazista ai danni degli ebrei. L'autrice ha già vinto il Premio Strega Giovani e ora ha ricevuto già questo secondo importante riconoscimento. A chiudere troviamo Carlo D'Amicis con Il gioco edito da Mondadori, un romanzo dalle forti tinte erotiche.

Le novità

Come già detto, la novità più importante di questa edizione è la presenza di tre donne in finale, favorite rispetto agli uomini. Infatti, nello Strega il monopolio maschile va avanti da quasi 15 anni. L'ultima vittoria di una 'penna rosa' è stata nel 2003 quando vinse Melania Mazzucco con il romanzo Vita. L'altra novità sono i cinque editori che hanno pubblicato le opere: lo storico trio formato da Mondadori, Einaudi e Rizzoli vede quest'ultimo non presente nella cinquina finale ma, soprattutto, il libro che per ora ha più voti, nonché favorito alla vittoria finale, è quello di Helena Janeczek e, per la prima volta, a vincere questa fase non è un romanzo del trio editoriale sopra citato.

Quindi uno Strega che cambia come sta cambiando la letteratura italiana, che si evolve insieme ad essa, che punta anche verso gli 'indipendenti', ovvero coloro che decidono di incamminarsi in questa strada senza cedere ai compromessi del mercato. Uno Strega, quindi, che propone innovazione, ma anche la tradizione di cui è custode. Ora aspetta solo il voto finale, che il 5 luglio eleggerà il miglior libro italiano dell'ultimo anno.