Le vacanze sono giunte al termine. La data fatidica del rientro è arrivata. Le code ai caselli diventano interminabili e l’umore peggiora man mano che si procede a passo d’uomo con l’auto stracarica di valigie. Nei giorni che precedono il rientro al lavoro o a scuola ecco che ci si sente più stanchi, più irritati e più stressati del solito. Niente di nuovo: semplice sindrome del rientro che colpisce tutti, grandi e piccini.
Secondo le statistiche, a soffrirne sarebbe un italiano su tre.
Il modo con cui, poi, si tenta di far fronte alla fine delle vacanze non fa che peggiorare la situazione. Invece di ritornare lentamente ai ritmi quotidiani, di città, si fa scorta di tutti i piaceri. Per esempio, si mangia e si dorme di più. Niente di più sbagliato. Ecco i dieci modi, suggeriti dagli specialisti, per affrontare al meglio il rientro.
Come affrontare il rientro
- Gradualità: invece di rientrare dalle vacanze la domenica sera e riprendere il lavoro il lunedì, sarebbe meglio prendersi qualche giorno per riabituarsi ai ritmi lavorativi, magari alzandosi ogni giorno sempre prima. Passare dall’alzarsi alle 11 allo svegliarsi alle 7, se non alle 6 certamente non migliorerà l’umore.
- Andare a dormire prima: il primo punto si collega direttamente al secondo. Se in vacanza si poteva fare anche le ore piccole, consapevoli che il giorno dopo ci si sarebbe potuti alzare con tutta calma, altrettanto non si può fare quando bisogna andare a lavorare. Per sentirsi riposati e, quindi, anche meno stressati sarebbe opportuno andare a letto presto.
- Fare ginnastica: è risaputo che svolgere attività fisica migliora l’umore e combatte la depressione. Inoltre, durante i giorni di vacanza magari si sono avute più occasioni di condurre una vita più atletica rispetto a quella lavorativa e sedentaria. Ma non bisogna abbandonare tutti i buoni propositi non appena si rientra al lavoro, anzi! Per vincere la sindrome del rientro è meglio continuare a praticare sport.
- Mangiare sano: in vacanza, si sa, si mangia molto. Mesi e mesi per prepararsi alla prova costume per poi rinunciarvici davanti ad un gelato con la brioche o al nuovo ristorantino aperto vicino alla spiaggia. Mangiare meglio ti farà sentire meglio.
- Bere tanto
- Stare all’aria aperta: la luce del sole aiuta a vincere la depressione. Passare dall’abbronzarsi al mare alle luci al neon degli uffici può aumentare lo stress. Per questo, ogni qual volta che è possibile, bisogna passare del tempo all’aria aperta.
- Un fine settimana di riposo: rientrare al lavoro non significa rinunciare al relax e alle vacanze fino a Natale. Se non si lavora anche di sabato e di domenica, passare il fine settimana a riposarsi o a visitare un nuovo posto aiuta ad affrontare al meglio la nuova settimana lavorativa.
- Anche i piccoli hanno bisogno di un rientro graduale: così si evitano scenate isteriche la sera prima del rientro a scuola che risparmia stress non solo a loro, ma anche ai genitori.
- Non farsi sopraffare dalla tecnologia: stare al passo con le email di lavoro, soprattutto dopo settimane in cui si è tenuto il pc spento, può creare un forte stress. Bisogna evitare di portarsi pc e telefono al letto, ma concedersi un risveglio sereno. Dopo il caffe si risponderà a tutti.
10. Programmare nuove vacanze e porsi nuovi obiettivi
Va bene, le vacanze sono finite, ma questo non significa che non si possa già fantasticare su un viaggio futuro. Questo aiuterà ad affrontare meglio le giornate di lavoro e a sentire meno la tristezza del rientro.
Anche porsi nuovi obiettivi e pensare a nuovi progetti da portare a termine aiuta ad affrontare meglio la fine delle vacanze. Con una buona routine, scandita da ritmi regolari e buoni propositi, ci si sentirà sicuramente meglio e più in forze.
Perché, alla fine, la sindrome del rientro non è altro che una sindrome di adattamento. Il corpo e la mente hanno bisogno di gradualità e ritmi precisi per ritornare alla vita quotidiana di un tempo.