Si prospetta un rientro dalle vacanze carico di aumenti. E nonostante i dati Istat parlino di un'inflazione mensile che si attesta sullo 0,1%, la pesantissima raffica di rincari comprenderebbe luce, libri scolastici, acqua, gas RC auto, trasporti pubblici, carburanti, prodotti alimentari, e addirittura gasolio e metano da riscaldamento.
A tal proposito, le principali associazioni dei consumatori denunciano una vera e propria stangata autunnale iniziata già a luglio con lo scatto all'insù delle tariffe dell'energia elettrica.
In effetti, secondo Federconsumatori, la carrellata di aumenti sembra avere un doppio comune denominatore: il clima avverso del primo semestre 2017 e una certa speculazione. Una accoppiata che tradotta in soldoni potrebbe risultare molto salata per le tasche delle famiglie italiane, infatti si parla di circa 200 euro annui solo per i generi alimentari.
Dalle uova al Fibronil a banche e assicurazioni
A conti fatti dalla prossima bolletta della luce potremmo accertare un incremento deciso dalla stessa Authority di circa il 3 per cento. E se andassimo a sommare anche la vicenda delle uova contaminate e il quasi raddoppio del prezzo del burro, non potevamo non prevedere che le prime ad allinearsi sarebbero state le banche e le compagnie assicuratrici.
Secondo Adusbef in effetti, le prime prevedono incrementi nella gestione dei conti correnti pari a 25 euro, mentre le seconde si accontenterebbero di un aumento di appena 15 euro su ogni polizza.
Il nuovo anno da 13 mesi
Come avevamo accennato poc'anzi le banche e le assicurazioni scaricheranno le perdite subite negli ultimi anni sui propri clienti, che dire allora della nuova modalità di fatturazione delle compagnie telefoniche. In effetti, la maligna genialità di chiudere i conti ogni 4 settimane fa scattare in automatico un ulteriore mese d'incasso. E portando così l'incremento medio della stangata a circa il 9% annuo.
Tuttavia, non siamo ancora arrivati al peggio. Per chiudere la furiosa carrellata di aumenti autunnali non potevano mancare due delle categorie più soggette: i trasporti pubblici e il caro scuola.
Per quanto riguarda l'incremento delle tariffe dei biglietti e degli abbonamenti di autobus e treni dovrebbero slittare al dopo elezioni regionali. Per la seconda invece, la stangata prevista nei comparti cancelleria, abbigliamento e accessori potrebbero fare del diritto allo studio un vero e proprio lusso.
In particolare, la Codacons punta il dito contro il caro diari, astucci, zaini, libri e il complesso dei materiali scolastici. Costi che per la prima volta potrebbero superare anche i 1100 euro a studente. Una vera mazzata autunnale.