Nella puntata di questo lunedì 28 agosto di "In onda" su La7 è intervenuta Elsa Fornero, docente universitaria ed ex ministra del Lavoro, la quale si è soffermata su alcuni temi di attualità economica. Ecco le parti salienti di quello che ha detto.
'Riduzione età pensionabile darebbe vantaggi alle generazioni presenti ma svantaggerebbe i giovani'
Sulla possibile proposta che alcuni esponenti politici stanno facendo per la riduzione dell'età pensionabile, la Fornero ha detto: "Io vorrei vedere nel Paese un dibattito meno concitato e più chiaro per le persone: ad esempio chiariamo che la Ragioneria dello Stato non può porre alcun veto a Governo e Parlamento, ma solo fare analisi che si basano su modelli consolidati e verificati in ambito europeo; quello che essa dice non è verità assoluta ma semmai uno scenario ragionevole.
Nel nostro Paese ogni volta che si affronta il tema Pensioni, la discussione diventa esagerata e con delle discussioni verbali che sarebbe meglio evitare. Noi oggi abbiamo un sistema pensionistico che sta faticosamente entrando a regime. Va detto che le pensioni non sono dovute alla generosità dei politici ma al risparmio dei lavoratori; ci possono semmai essere dei casi in cui lo Stato dà più di quel risparmio e noi chiamiamo questo 'solidarietà'. Ma questo metodo dovrebbe evitare privilegi. Bisogna fare capire alle persone che con questo nuovo metodo, quando la vita si allunga è normale che anche l'età di pensionamento si deve allungare. I 67 anni di cui si parla sono la pensione di vecchiaia, ma esiste anche la possibilità di una pensione anticipata se si è lavorato sufficientemente a lungo; esistono inoltre le professioni particolarmente disagiate per la quali ci sono eccezioni, che magari possono essere allargate.
Ma invece non possiamo parlare di misure generali di riduzione dell'età di pensionamento, perché queste porterebbero vantaggi per le generazioni oggi presenti e invece ci farebbero dimenticare di quelle future che dovranno sopportarne l'onere e i costi. Non possiamo oggi togliere qualcosa ai giovani e poi magari domani piangere dicendo che sono sempre i giovani a pagare".
'Troppo populismo: mi hanno indicata come colpevole'
Sul fatto che gran parte dell'opinione pubblica è solita criticare e attaccare personalmente la Fornero per gli effetti della sua Riforma, la ex ministra ha detto: "Io penso che questo sia dovuto a un eccesso di personalismo che c'è nel nostro paese, il quale fa parte di ciò che oggi definiamo populismo.
Il populismo rifiuta di riconoscere la complessità dei problemi, propone delle facili soluzioni e cerca un colpevole. Io sono stata appunto indicata come colpevole. D'altra parte anche i giornalisti non aiutano, perché non spiegano mai che cosa sarebbe successo senza le misure che abbiamo preso noi. Voglio ricordare comunque che l'età sostanziale di pensionamento oggi in Italia è fra le più basse in Europa, sono cose che vanno dette perché altrimenti si crea nelle persone l'illusione che si possa avere tutto senza pagarne il prezzo e magari facendolo pagare ad altri".
'Si dovrebbero spendere più risorse per occupazione dei giovani e non ancora per il sistema previdenziale'
Poi la Fornero ha aggiunto: "Davvero qualcuno pensa che si possa aiutare la crescita spendendo ancora risorse sul sistema previdenziale?
O dobbiamo invece per una volta spendere per creare occupazione per i giovani, per le donne e per i lavoratori anziani? Smettiamola di avere il pensiero di spendere solo per il sistema previdenziale". Poi ha detto: "Dobbiamo ridurre il debito pubblico, perché esso è una nube sul nostro futuro: lo dice anche Mario Draghi. Noi abbiamo fatto delle scelte difficili ma necessarie, che i politici non volevano fare". Infine guardano al futuro ha detto: "Non credo sia giusto ricalcolare tutte le pensioni con il sistema contributivo, sarebbe doloroso: io invece propongo una pacificazione nazionale per le pensioni".