La scorsa settimana ha suscitato un certo allarmismo in tutta Europa la notizia che alcuni lotti di uova prodotte in Olanda e finite sul mercato comunitario potessero essere contaminate con fipronil, un insetticida che secondo l'Oms può essere nocivo solo se assunto in grandi quantità. Il governo italiano ha cercato di minimizzare la portata dei fatti, affermando che le uova in questione siano state poste sotto sequestro prima della loro immissione nel mercato, tuttavia è ormai acclarato che le uova "avvelenate" siano finite sugli scaffali di almeno 15 paesi dell'Unione Europea.
Chi dovesse averle mangiate si espone a rischi per la salute? Quanto è pericolosa la sostanza in questione?
Gli esperti invitano alla calma
L'Organizzazione Mondiale della Sanità nelle Linee Guida sui pesticidi stilate nel 2002 ha classificato il fipronil quale sostanza "moderatamente tossica per l'uomo" ed è ritenuto pericoloso per la salute umana solo se assunto in ingenti quantitativi per un lungo periodo. E' impiegato in veterinaria come insetticida a largo spettro, efficace contro pulci e zecche, pidocchi e altri parassiti, ma l'uso negli animali destinati alla macellazione è proibito per legge.
Nessun pericolo in Italia
Secondo il governo italiano "non risultano uova o derivati contaminati sul mercato italiano", ma in via precauzionale è stato disposto il campionamento di uova, ovoprodotti e pollame.
Un unico lotto sarebbe stato tolto dal mercato prima della sua commercializzazione, ed il nostro paese sarebbe esente da rischi.
I sintomi dell'intossicazione da fipronil
L'assunzione dell'insetticida può causare sintomi quali senso di nausea e vomito, dolori addominali e crisi epilettiche. Se le quantità ingerite sono ingenti può provocare danni a livello renale, al fegato e alla tiroide.
Si tratta di effetti che insorgono esponendosi a quantitativi elevati, e nel caso delle uova in questione per assumerne una dose significativa tale da provocare questi sintomi sarebbe necessario mangiare una quantità di uova ben superiore a quella di un normale regime alimentare. Ad oggi non si sono riscontrati casi di questo tipo.
Limitazioni al fipronil per tutelare le api
Quattro anni fa la Commissione Europea su consiglio dell'EFSA limitò l'utilizzo di questo insetticida per fare fronte alla moria degli insetti impollinatori e delle api. Da quel momento l'uso del fipronil è consentito solo nei semi destinati alla coltivazione in serra e su alcuni semi destinati alla coltivazione nei campi, ma che vengono raccolti prima della fioritura, in modo da non creare problemi agli insetti impollinatori.