La compagnia aerea inglese low-cost monarch Airlines è stata dichiarata fallita nella notte scorsa ed è entrata in amministrazione controllata.

Gli effetti sono stati immediati: tutti i voli sono stati interrotti dalla Civil Aviation Authority britannica, lasciando a terra i 35 velivoli e cancellando oltre 300.000 prenotazioni, dopo l’invito, via Twitter, ai passeggeri di “non recarsi in aeroporto”.

Il governo britannico ha chiesto alla CAA, l'autorità dell'aviazione civile del Regno Unito, di fornire almeno 30 charter per riportare a casa gli oltre 110.000 passeggeri Monarch rimasti bloccati all'estero. L'azione è stata definita dal ministro dei Trasporti, Chris Grayling, "la maggiore operazione di rimpatrio in tempo di pace" nel Paese.

L'anno scorso un ultimo tentativo di ripresa

Prima di proprietà della famiglia Mantegazza e acquistata per il 90% nel 2014 dal fondo di investimenti greybull Capital, la compagnia era tornata in utile dopo una serie di bilanci in rosso. Ma, nel 2016 il vettore ha registrato una perdita di 291 milioni di sterline, con un ebitda sceso da 74 a 48 milioni di sterline e un numero di passeggeri sceso a 6,3 milioni su base annua.

Per evitare la bancarotta, il socio di maggioranza Greybull ha versato 165 milioni di euro oltre ad aver presentato un piano di ridimensionamento della struttura che prevedeva, tra gli altri, la riduzione degli aerei, passando da 42 a 34.

Il fallimento colpisce anche l’Italia

La Monarch, che a giugno 2017 ha compiuto i 50 anni, è solo l'ultima delle compagne destinate al declino. Precedentemente è stata la volta di Air Berlin e Alitalia, entrambe in amministrazione controllata ma ancora in volo. Il tracollo della Monarch interessa, ancora una volta, anche il Bel Paese: sono, infatti, cinque le rotte dal Regno Unito che collegano scali italiani (Venezia, Torino, Verona, Roma Fiumicino e Napoli).

Da definire il destino delle 2100 persone impiegate nella compagnia.

Il panico dei passeggeri bloccati

Sono i centinaia i passeggeri bloccati e nel panico, impossibilitati a fare ritorno nel Regno Unito che, tramite tweet e messaggi sui social chiedono aiuto ed esprimono il loro sconcerto. Per i passeggeri fuori dal Regno Unito, è stato attivato un numero di emergenza +44 1753 330330.

Il possibile acquisto da parte di Norwegian

Secondo rumors della stampa internazionale, la compagnia low cost norvegese Norwegian potrebbe acquisire il controllo del vettore inglese.