Com'è noto, la compagnia tedesca Air Berlin ha nei giorni scorsi richiesto l'apertura di una procedura d'insolvenza dopo che il suo azionista di maggioranza, Etihad, ha deciso di non volerla più sostenere finanziariamente. Sono 17 le destinazioni da cui Air Berlin decolla e in cui atterra in Italia, come risulta dal sito web aziendale: Roma Fiumicino, Milano (Linate e Malpensa, ma non Orio al Serio a Bergamo), Ancona, Bari, Bologna, Brindisi, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Lamezia Terme, Napoli, Olbia, Palermo, Pescara e Venezia.
Non dovrebbero esserci problemi fino a ottobre
Impossibile sapere al momento quanti siano i passeggeri, italiani e non, intenzionati a volare col secondo vettore aereo tedesco (che nel 2016 ha trasportato 28,9 milioni di passeggeri) o che già hanno acquistato un biglietto. La buona notizia è che i 150 milioni di euro di sostegno annunciati dal governo tedesco per evitare il fallimento della compagnia garantiranno i Voli per almeno tre mesi, quindi chiunque abbia un biglietto o una prenotazione fino ad ottobre dovrebbe essere abbastanza sicuro (fatta salva la possibilità, non proprio comoda, di disdire la prenotazione e rivolgersi ad altri).
Air Berlin non è la compagnia preferita degli italiani
Qualche problema per i passeggeri italiani non è comunque da escludere, ma Air Berlin non rientra peraltro tra le compagnie più gettonate da chi prende voli in partenza dal Belpaese o diretti verso lo Stivale. Secondo i dati diffusi all'inizio di quest'anno dall'Enac, l'Ente Nazionale per l'Aviazione Civile, l'anno scorso la compagnia aerea preferita in Italia è stata l'irlandese Ryanair, che ha trasportato 32 milioni e 615.348 passeggeri, in aumento del 9,8% rispetto al 2015.
Alle sue spalle seguono Alitalia, che ha trasportato 23 milioni e 106.354 passeggeri (in crescita di mezzo punto percentuale rispetto all'anno precedente), easyJet, a quota 14 milioni e 335.531 passeggeri (in calo dello 0,2%), ed ancora la spagnola Vueling Airlines (con 5 milioni 601.919 passeggeri e una crescita della clientela in Italia dell'11,3% nell'arco di 12 mesi), nonché il più importante vettore tedesco, Lufthansa (ferma a 4 milioni 287.095 passeggeri, in calo dell'1,1% rispetto all'anno precedente).
Più penalizzata dal crac di Air Berlin potrebbe invece essere Alitalia, non solo perché fa parte del gruppo Etihad come la compagnia tedesca ma anche perché per il salvataggio di quest'ultima il governo tedesco fa affidamento su Lufthansa, che l'Italia contava potesse intervenire per risolvere i guai della stessa Alitalia.