Nel corso del suo Investor Day spotify ha annunciato di aver presentato alla Securities and Exchange Commission (Sec) una domanda di offerta pubblica iniziale da un miliardo di dollari per il 3 aprile. L'azienda svedese che negli ultimi anni ha rivoluzionato il mondo della musica approderà al NYSE sotto il simbolo "Spot" utilizzando l'inusuale meccanismo della quotazione diretta.

Quest'ultima non prevede l'emissione di nuove azioni e nemmeno l'intermediazione della banche d'investimento per valutare il titolo e stabilirne il prezzo iniziale, rendendo il titolo più volatile.

Nel documento depositato lo scorso 28 febbraio, Spotify ha affermato di possedere 159 milioni di utenti attivi al 31 dicembre scorso, di cui 71 milioni premium, quasi il doppio di Apple Music (38 milioni). Il gruppo ha inoltre generato 4,09 miliardi di euro di ricavi nel 2017, in aumento rispetto ai due anni precedenti dove aveva generato 2,952 miliardi (2016) e 1,940 miliardi (2015). Nonostante questo trend positivo ha però concluso lo scorso anno con una perdita di 1,24 miliardi, in peggioramento rispetto ai 539 milioni del 2016 e ai 230 milioni del 2015.

Gli obiettivi di Spotify

L'azienda leader dello streaming musicale ha mostrato segni di interesse per i mercati Orientali, avviando la propria piattaforma prima in Giappone e poi in Thailandia e Indonesia. Per quanto riguarda il mercato cinese il gruppo ha portato a termine un accordo con Tencent, accordandosi per uno scambio di azioni nell'ordine del 9%. Spotify inoltre conta di accrescere il numero di iscritti nei 61 paesi in cui è già presente poiché, secondo i dati riportati da Ovum, alla piattaforma è iscritto solo il 13% dei possessori di smartphone abilitato ai pagamenti. Il gruppo svedese deve inoltre fare i conti con la recente acquisizione di Shazam da parte di Apple. L'applicazione di riconoscimento musicale è stata infatti uno dei motori che ha trainato la crescita della piattaforma, poiché reindirizzava gli utenti direttamente su di essa.

Daniel Ek, amministratore delegato di Spotify ha però affermato che la missione di Spotify la rende migliore rispetto ai competitor Apple e Amazon. "A differenza dei rivali, non abbiamo intenzione di concentrarci sulla vendita di hardware o libri, ma solo sulla musica e sullo sviluppo degli artisti". Un portavoce del gruppo fondato da Ek ha inoltre svelato che lo staff Spotify stia sperimentando la ricerca vocale di brani, album, artisti e playlist, e che in seguito saranno forniti maggiori dettagli.