È partito da poco il bonus mamma domani, una misura ideata dal Governo per cercare di rilanciare il numero delle nascite nella nostra penisola. Un bonus erogato dall’Inps una sola volta a tutte le mamme che arrivano al 7° mesi di gravidanza. Questa l’assoluta novità di questo bonus, che si differenzia dagli altri relativi ai lieti eventi, proprio perché erogato anche prima della nascita del bambino.
un bonus scollegato da qualsiasi requisito reddituale, che pertanto, verrà erogato a qualunque tipologia di madri, da quelle appartenenti a nuclei familiari disagiati e quelle più benestanti. Dal 4 maggio, l’Inps ha avviato la procedura operativa e la risposta degli utenti è stata numerosa. Ma quali documenti servono per presentare istanza, cosa c’è da sapere e quando inizieranno ad arrivare i soldi?
Come funziona l’incentivo
A partire dal 1 gennaio 2017 è riconosciuto un premio alla nascita (ma anche all’adozione o all’affidamento) di importo pari ad 800 euro una tantum. L’Inps sarà l’ente erogatore del pagamento e naturalmente quello a cui presentare le istanze.
La misura è nata nell’ultima Legge di Bilancio, ecco perché prevede la sua erogazione a partire dallo scorso 1° gennaio. Le domande però sono iniziate il 4 maggio e possono presentarle anche le mamme che hanno già partorito o che sono arrivate al 7° mese, dall’inizio di gennaio. In linea di massima, come sottolinea l’Inps nella sua circolare esplicativa, le beneficiarie sono madri che si trovano nelle seguenti situazioni:
- Arrivate al 7° mese di gravidanza cioè, all’inizio dell'8° mese di gravidanza);
- Che hanno già partorito, anche se antecedentemente all’8° mese di
- Famiglie con casi di adozione, sia nazionale che internazionale, purché disposta con sentenza definitiva
- Famiglie con casi di affidamento preadottivo disposto da ordinanza, o in casi di affidamento internazionale
Quando iniziano i pagamenti?
Gli ultimi dati statistici hanno confermato le previsioni che parlavano di una misura che avrebbe riscosso un largo consenso da parte dei cittadini.
Nelle prime due settimane di domande, cioè fino a sabato 20, erano già oltre 100mila le istanze presentate. Le operazioni di presentazione delle domande sono alquanto semplici, con l’invio telematico dell’istanza affiancato dall’invio per raccomandata postale A/R, del certificato medico originale del ginecologo, che attesti l’arrivo nell’8° mese di gravidanza. Il certificato medico può essere consegnato anche a mano presso le sedi territoriali dell’Istituto di Previdenza Sociale Italiana e si potranno utilizzare i servizi offerti da Caf e Patronati. Oltre al certificato del ginecologo, necessaria la copia del documento di riconoscimento della madre. Il bonus è erogato per nascita, pertanto per un parto con due gemelli, per esempio, si otterranno due accrediti da 800 euro.
In questi casi, anche se la domanda è fatta al 7° mese di gravidanza, bisognerà inoltrare all’Inps, dopo il parto, i relativi certificati di nascita che attesteranno il numero dei neonati.
Documentazione da presentare e come fare
Oltre ai documenti prima citati, sarà necessario presentare all’Inps anche il modello SR163, quello con cui le richiedenti, opteranno per le modalità di ricezione del bonus. Se si sceglie la via dell’accredito in conto corrente, il modello SR163, che può essere scaricato dal sito ufficiale dell’Inps, alla sezione modulistica, deve essere presentato alla propria banca o all’Ufficio Postale presso cui si ha intestato il conto corrente. Solo dopo che l’istituto di credito avrà confermato il codice iban del conto, apponendovi il proprio timbro e la firma dell’addetto, il modello sarà pronto per completare la pratica di bonus.
Essendo il premio alla natalità, di importo inferiore a 1.000 euro, l’accredito bancario non è strettamente necessario. Resta però obbligatorio presentare il modello SR 163, regolarmente firmato dalla richiedente, anche per chi opterà per il pagamento tramite bonifico postale domiciliato. In questo caso, per andare a prelevare l’importo del bonus, bisognerà attendere la lettera di conferma del bonifico da parte dell’Inps, che informerà la beneficiaria del giorno a partire dal quale, potrà recarsi con il proprio codice fiscale, alle Poste per incassare in contanti quanto spettante. Per parti gemellari, essendo l’accredito superiore ai 1.000 euro, sarà necessario l’SR 163 con codice iban e quindi con incasso diretto sul proprio conto corrente.
La notizia dell’ultima ora è che a due settimane dall’avvio delle domande, l’Inps ha provveduto già a pagare le prime domande, che riguardano la sede Inps di Cesena con il primo pagamento avvenuto lo scorso 16 maggio.