Come dovrebbe essere la riforma della scuola secondo i docenti? Come dovrebbe avvenire il reclutamento? A sintetizzare la questione per noi è stata Arianna Cipriani,  portavoce del Coordinamento nazionale Tfa ordinario, che gentilmente ci ha riassunto i capisaldi della 'Riforma del reclutamento e dell'istruzione' proposta dal Coordinamento ed illustrata ai rappresentanti politici e ministeriali.

Una riforma dell'istruzione deve basarsi su professionalità dei soggetti coinvolti ed investimenti sia strutturali che nelle risorse.

Scuola, Riforma del reclutamento e dell'istruzione: ecco come dovrebbe essere

  • Valutazione dei docenti

Se ne comprende la necessità ma non si può derogare al solo DS tale responsabilità; al fine di evitare discrezionalità è necessario realizzare un percorso di valutazione obiettivo, trasparente, con criteri univoci e stabiliti, che scaturisca da una comparazione dei diversi soggetti interessati e coinvolti: dirigenti, insegnanti, allievi e famiglie, ispettori esterni, prove nazionali.

  •  Orario di lezione

Improponibile l'aumento di 6 ore frontali e/o non retribuite. E' necessario lasciare inalterato l'orario di lezione frontali e, nella prospettiva dell'organico funzionale, il monte ore aggiuntivo (volontario e retribuito) è dedicato ad attività di ampliamento dell'offerta formativa (compresenza, corsi di recupero, corsi di alfabetizzazione per stranieri, laboratori di approfondimento, programmazione coordinata per materie).

  • Superiori a 4 anni

Lesiva e controproducente ci sembra l'ipotesi di un taglio al V anno di superiori (se non in una prospettiva di riordino dei cicli e dei programmi a medio/lungo termine). Ipotesi lesiva sia per il taglio alle cattedre e ai docenti, sia per le competenze degli alunni che si vedrebbero, di fatto, decurtato il percorso di studio di 1 anno con riflessi negativi sia sull'ingresso nel mondo del lavoro (altissimo tasso di disoccupazione giovanile) sia nel percorso universitario (al primo anno di università le matricole incontrano difficoltà nel sostenere i primi esami).

  • Stabilizzazione

Al fine di realizzare un reale miglioramento nella qualità dell'istruzione, nonché una riforma che incida positivamente nella piaga della precarietà dei docenti, nella prospettiva della realizzazione dell'organico funzionale (OF) per reti di Scuola consorziate, auspichiamo:

-una trasformazione dei posti di organico di fatto in organico di diritto disponibili al ruolo e al concorso (al 50%).

-contratti triennali per le cattedre rimaste ad organico di fatto (cioè contratti triennali ai docenti con contratto a TD)

- chiamate da una graduatoria provinciale, valida per il reclutamento, che assicuri i criteri di equità e trasparenza



  • Doppio canale per il transitorio

Agli insegnanti abilitati in II gi dovrà essere garantito il doppio canale di reclutamento dato dal concorso e dallo scorrimento della graduatoria (che essa sia o una IV fascia Gae o una nuova provinciale a scorrimento valida per il reclutamento in subordine alle Gae) al fine di fornire ai docenti, oltre l'opportunità del concorso (di cui nessuno può garantire la regolarità) una prospettiva certa di stabilizzazione seppur nel lungo periodo.