Giungono importanti novità in merito alla riforma della pensione anticipata 2014: in questi giorni il governo sta cercando di risolvere il caso degli esodati - la sesta salvaguardia costituisce solo un provvedimento tampone - e tra le opzioni al vaglio ci sarebbero il prestito INPS e l’estensione dell’opzione contributivo anche ai lavoratori di sesso maschile.
Nulla di nuovo penserete, se non fosse che le due ipotesi di modifica della pensione anticipata 2014 sarebbero contemporaneamente al vaglio di Poletti e Padoan e dunque di Ministero del lavoro e MEF.
Pensione anticipata 2014, prestito INPS e contributivo per tutti: Padoan e Poletti valutano
Sono giorni caldissimi per il fronte previdenziale: il governo sta infatti vagliando diverse misure per risolvere il caso degli esodati che ad oggi coinvolge in Italia oltre 300mila individui.
Stando a quanto reso noto da Il Messaggero, sarebbero due le misure allo studio di Poletti e Padoan: i provvedimenti hanno in comune due punti, il fatto di essere stati già vagliati in passato da una parte e la certezza che una loro ratifica porterebbe ad una revisione dell’istituto della pensione anticipata 2014 dall’altra.
La prima ipotesi sarebbe quella di concedere un prestito INPS, soluzione a suo tempo presentata da Giovannini, ministro del lavoro del Governo Letta: l’idea sarebbe quella di mandare a riposo i lavoratori che necessitano di due anni ancora per ultimare il percorso sino alla pensione concedendo loro un prestito pagato dall’INPS.
L’ente anticiperebbe una pensione piena, ma il diretto interessato dovrebbe poi rendere l’anticipo sotto forma di trattenute sugli assegni.
La seconda ipotesi al vaglio del duo Poletti-Padoan punta invece ad un’estensione dell’opzione contributivo anche ai lavoratori di sesso maschile: la misura, al momento appannaggio esclusivo delle donne, consente di accedere al pensionamento raggiunti i 57 o 58 anni d’età più 35 di contributi, ma reca il grave handicap di ‘costringere’ ad assegni decurtati di oltre 25% rispetto a quelli che si maturerebbe col calcolo retributivo.
Come accennato in apertura, puntando sull’una o sull’altra manovra l’effetto sarebbe il medesimo: riformare la pensione anticipata 2014 cucendo l’istituto addosso ai lavoratori esodati. Le due ipotesi sono certo state vagliate anche in passato, ma l’attenzione che il governo va mostrando in questi giorni nei riguardi della previdenza potrebbe costituire un volano decisivo in vista di soluzioni finalmente definitive.
E Voi cosa ne pensate? Come giudicate le due opzione al vaglio del governo Renzi? Vorreste una riforma dell’istituto della pensione anticipata 2014? Dateci il vostro parere commentando l’articolo qui sotto!