Mentre tra la fine di luglio e i primi di agosto vengono assegnati gli incarichi annuali come prevede il decreto - legge 101/2013 dando la precedenza alla graduatoria di vincitori e idonei del concorso pubblico per insegnanti di Scuola dell'infanzia conclusosi lo scorso ottobre, i precari storici di IV fascia (che per vari motivi non hanno potuto accedere al concorso o non l'hanno superato) protestano in quanto sono stati superati in graduatoria, essendo il loro bando per solo titoli.

Lavorano da sette anni e ora l'assessore Cattoi, tramite il decreto 101, afferma che chi non ha fatto il concorso pubblico non è più idoneo, spiegando che sono un errore dell'amministrazione -lo ha dichiarato Serena Patti, delegata Usb, all'agenzia di stampa locale Omniroma alcuni giorni fa.

La Patti sostiene che molte di loro non hanno potuto partecipare al concorso perché troppo giovani e che erano ammesse solo le diplomate entro il 2002 o le laureate. Anche molte colleghe dei nidi, di terza fascia, sono nella loro stessa situazione. Vorrebbero bloccare le convocazioni delle idonee che in questi giorni stanno andando a prenotare la sede dell'incarico a via Capitan Bavastro sede del Dipartimento Servizi educativi e scolastici di Roma Capitale.

In parallelo a questa protesta il 31 luglio la giunta Marino approva il nuovo contratto decentrato. Le linee guida del contratto prevedono come parole chiave: merito, produttività e turnazione per circa 24.000 dipendenti capitolini. Chi si impegna di più avrà di più.

Con la turnazione nei Municipi ci saranno servizi garantiti dalle 8.00 di mattina alle 20.00 di sera. Tra l'amministrazione capitolina e i sindacati subito guerra aperta. La notte del 31 luglio scorso la trattativa si è conclusa a tarda ora con l'abbandono del tavolo da parte del vicesindaco Nieri, dichiarando di ritenere chiusa la contrattazione, ciò ha indotto i sindacati a occupare il Dipartimento Risorse Umane. In data 1 agosto scorso è stato annunciato che verrà proposto alla giunta di approvare l'atto unilaterale.

I segretari generali delle 5 sigle sindacali Di Cola, Chierchia, Bernardini, Moscia e Bonarota hanno affermato che cercando il confronto hanno solo trovato l'ostracismo da parte dell'amministrazione che ha imposto il vincolo arbitrario del 31 luglio producendo una sorta di farsa che ha visto mancare i presupposti minimi per una trattativa produttiva.

Martedì 5 agosto ci sarà la conferenza stampa per informare i giornalisti di quanto sta accadendo consegnando loro la delibera di giunta, mercoledì 6 agosto l'assemblea generale di tutto il personale, dalle 11.00 alle 14.00 presso la sala della Promoteca. Un articolo di pochi giorni fa scritto da Lorenzo De Cicco su Il Messaggero ha suscitato molte polemiche tra le insegnanti comunali in quanto si parla addirittura di presunti premi agli insegnanti per colloqui coi genitori o per affiggere avvisi in bacheca.

Si precisa che non sono previste indennità per quest'ultime mansioni e che tra corsi di aggiornamento, collegi e programmazioni le insegnanti sono quasi sempre a scuola.

Un'insegnante di scuola statale per 25 ore settimanali svolge 40 ore annuali per programmazione, collegi, colloqui e assemblee. Un'insegnante della paritaria scuola dell'infanzia comunale di Roma Capitale 27 ore settimanali e un monte ore annuale di 120 ore che secondo il piano del riassetto organizzativo passerebbe a 30 ore settimanali con un monte di 180 ore.