Prosegue senza soluzione di continuità la telenovela connessa al TFA 2014 II Ciclo: dopo la pubblicazione, avvenuta ad inizio mese del decreto col quale il MIUR ha disciplinato tempi e procedure connesse alla scelta degli Atenei in vista della seconda prova del TFA 2014 e alla prosecuzione del percorso collegato al tirocinio formativo attivo, numerosi Atenei stentano ancora a rendere note le date di svolgimento delle prove e a comunicare le modalità di versamento del contributo che andrà pagato in vista del test scritto.

I numerosi gruppi costituiti dai candidati su Facebook continuano a brulicare di post di rabbia e disapprovazione per via di una situazione che rimane costantemente incerta; a complicare il quadro i continui rinvii e la pubblicazione di nuove note integrative, l’ultima in ordine di tempo quella del Cineca: ‘I candidati che hanno scelto come sede della prova una istituzione accademica di una Regione in cui è presente un disallineamento in eccesso tra offerta formativa e numero di posti programmati ai sensi dell'allegato A del DM 312/04, potranno modificare le loro scelte a seguito del successivo riallineamento dell'offerta nella Regione’.

Tradotto, laddove si sia verificato un disallineamento in eccesso tra offerta formativa (O.F) e numero di posti programmati per l'attivazione dei percorsi di abilitazione per classe di concorso, i candidati al TFA 2014 secondo ciclo potranno scegliere un altro Ateneo nonostante sia ormai alle spalle la scadenza del 16 ottobre.

TFA 2014, scelta Atenei, nota Cineca e seconda prova: appello a Renzi per il mantenimento della terza fascia

Come accennato in apertura, la situazione attinente al TFA 2014 continua a rimanere particolarmente incerta: nonostante il decreto pubblicato dal MIUR, gli Atenei stentano ancora a diramare le date valide per lo svolgimento della seconda prova del TFA 2014, con buona pace di quanti attendono con ansia ormai da mesi. In molti lamentano anche la mancata pubblicazione delle norme e procedure da dover seguire per poter versare il contributo di iscrizione alla prova, che andrà a sommarsi a quanto già versato per la preselezione e alle tasse che andranno eventualmente pagate in caso di ammissione al TFA 2014 (in media 2500 euro circa). A remare contro candidati e Atenei c’è anche il fattore tempo, dato che entro il 30 novembre 2014, come sottolineato dal decreto reso noto dal MIUR lo scorso 1 ottobre, le istituzioni universitarie dovranno ultimare tutte e tre le prove. Tralasciando per un istante le vicende connesse al TFA 2014 ma rimanendo all’universo della Scuola bisogna poi sottolineare la petizione sottoscritta dal ‘Movimento Docenti Precari III Fascia (no alla Cancellazione)’ ed inviata direttamente al premier Renzi, protagonista in questi ultimi giorni dell’approvazione della Legge di Stabilità: ‘Desideriamo metterla a parte della riflessione sulle intenzioni di riforma della scuola, frutto della collaborazione di alcuni docenti appartenenti al gruppo Movimento docenti precari III Fascia (No alla cancellazione). Il nostro scopo è promuovere il mantenimento della terza fascia delle graduatorie di circolo e di istituto e proporre soluzioni alternative per il reclutamento e l’impiego dei docenti’ recita l’incipit del documento (ecco il link da dover attivare per prenderne visione integralmente: ‘http://goo.gl/cmx5Bz’). Se desiderate continuare a rimanere aggiornati su TFA 2014 e universo della Scuola vi invitiamo a servirvi della funzionalità ‘Segui’ posta poco sotto il titolo del pezzo.