In arrivo i risarcimenti per i prof precari
La sentenza della Corte europea è stata chiara: un docente con almeno 36 mesi di servizio deve essere assunto o ottenere un risarcimento. La modalità di assunzione che vige nel compato scuola è illegittima, pertanto i ricorsi portati avanti dagli insegnanti che si ritorvano nella medesima situazione (e sono tanti) hanno pieno diritto di richiedere una somma di denaro corrispondente al danno arrecatogli e il riconoscimento degli scatti di anzianità che si sarebbero maturati con l'immissione in ruolo. Una sentenza che avvia i risarcimenti del personale della scuola precario e che se dovesse essere applicato a ogni insegnante che rientri in tali requisiti, le casse del Ministero della Pubblica Istruzione crollerebbero in pochi mesi.Buone notizie dunque per il precariato della scuola, anche se l'inseguimento del ricorso, soprattutto nel comparto scuola, sta diventando l'unico strumento per l'ottenimento dei propri diritti lavorativi. Il riconoscimento del risarcimento per gli anni nel precariato e gli scatti di anzianità sono stati ottenuti, ma non è stata disposta l'assunzione del docente. L'immissione in ruolo è infatti possibile esclusivamente con il concorso a cattedra o, se verrà avviato il piano straordinario di assunzioni del Governo Renzi, tramite la permanenza nelle Graduatorie ad esaurimento. Si attende dunque anche il parere della Corte costituzionale, la quale è chiamata a esprimersi, giudicando l’art.4 della legge n. 124 del 1999, che prevedeva di coprire i posti vacanti con incarichi di supplenza annuali, in previsione dell’espletamento delle procedure concorsuali per l'immissione in ruolo dei docenti aventi diritto. Il giudizio della Corte costituzionale dovrà definire le regole di reclutamento e la tipologia di contratto da sottoscrivere, e come ha sottolineato il leader del Movimento Cinque Stelle, la dilatazione dei tempi nelle assunzioni non può che comportare un altro cospicuo numero di ricorsi.