L'ennesima ingiustizia è servita. Per le Pensioni dei lavoratori precoci quelle di oggi non sono novità particolarmente 'felici'. Difronte alla presentazione del piano Boeri, da cui il governo dovrebbe attingere a piene mani per la nuova riforma pensioni, e sopratutto difronte alle dichiarazioni dell'esecutivo, tra cui quelle del ministro del Lavoro Poletti, i precoci non possono fare salti di gioia, anzi.
Per loro infatti si profila un'ulteriore beffa, la più grave degli ultimi mesi. Da oggi non si parla più di pensione anticipata con 41 anni di contributi, ma di ricalcolo della pensione con il sistema contributivo, il famoso fantasma estivo di cui vi avevamo parlato circa un mese fa, in occasione della sua invocazione da parte del ministro dell'Economia Padoan. Come sembra, siamo giunti forse al capolinea, il treno delle 'speranze' è andato a schiantarsi ieri contro i sorrisi beffardi di Boeri e Poletti, difronte ai quali sedeva il capo dello Stato Sergio Mattarella.
Un quadro perfetto, anzi il quadro.
News pensioni precoci ad oggi: piano Boeri, semaforo verde dal governo
Giornata storica doveva essere e giornata storica è stata. Le ultime notizie sulle pensioni lavoratori precoci provengono direttamente dalla Camera, dove ieri Tito Boeri ha comunicato le proposte dell'Inps per la riforma pensioni 2015. Quello che già era noto è stato elencato in maniera approfondita dal professore dell'Università Bocconi. Quello che invece non era noto è stato pronunciato dal ministro Poletti, il quale in merito al piano Boeri si è così espresso: 'E' un contributo indiscutibilmente utile che verrà utilizzato dal Governo per la definizione delle proprie proposte in materia che sono già oggi presenti in Parlamento, a quelle che sono avanzate dalle parti sociali e a quelle che sta elaborando il ministero'.
Tradotto, i punti presentati ieri da Tito Boeri dovrebbero rappresentare i capisaldi della riforma pensioni del governo Renzi, di cui si discuterà più approfonditamente in occasione della Legge di Stabilità.