La prima settimana di luglio archiviata, queste le ultime notizie sulla riforma Pensioni 2015: ad oggi, 8 luglio, novità sui lavoratori precoci e quota 41 in arrivo probabilmente con il piano Boeri. Il presidente dell'Inps, in occasione della presentazione della relazione annuale, dovrebbe inoltre fornire indicazioni utili sul dossier esodati. Saranno 48 ore molto importanti per il professore della Bocconi, che domani giovedì 9 luglio incontrerà Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil. Difronte al progetto presentato da Tito Boeri non mancheranno le reazioni dai vari partiti politici e dagli stessi lavoratori.

Molto attesa la risposta di Cesare Damiano. L'esponente della minoranza dem ha più volte sottolineato come l'azione di Boeri stesse andando 'al di là'. Nonostante i ripetuti commenti negativi ricevuti da più parti politiche, l'economista italiano ha proseguito dritto per la sua strada, affermando nel mese di giugno come gli strumenti per la flessibilità in uscita proposti da Damiano fossero 'impossibili' per via delle grandi risorse di cui avevano bisogno. 

News pensioni 2015 ad oggi 8 luglio: la riforma secondo Boeri

Rinviando all'ultimo paragrafo la discussione sulle pensioni precoci e quota 41, analizziamo quelli che saranno i punti più importanti del piano che Boeri, secondo le notizie sulla riforma pensioni 2015, presenterà pubblicamente oggi.

Tra le ipotesi più accreditate figura un parziale ricalcolo delle pensioni su base contributiva, misura alla quale si affiancherebbe anche un contributo di solidarietà richiesto agli assegni più cospicui. In merito al sistema d'uscita più flessibile, l'idea di Boeri è quella di far pagare una penalizzazione maggiore tanto più è ricco l'assegno di pensione che si riceverà.

L'età minima per l'uscita anticipata dal lavoro dovrebbe essere fissata tra i 60 e 62 anni. Riflettori accesi anche sul possibile intervento in favore degli over 55 con reddito minimo, senza un posto di lavoro e senza pensione.

Ultimissime riforma pensioni 2015 ad oggi: l'ansia dei lavoratori precoci

Si continua a discutere sulla pensione dei lavoratori precoci e la tanto agognata quota 41. In previsione della futura riforma pensioni del governo Renzi, i precoci chiedono a gran voce che venga accettata la proposta di Cesare Damiano. Da tempo ormai il presidente della Commissione Lavoro della Camera ha presentato il disegno di legge 857, contenente da una parte quota 97 e dall'altra quota 41, pensata quest'ultima proprio per i lavoratori precoci che, indipendentemente dall'età raggiunta, possono andare in pensione una volta maturati i 41 anni di contributi. Sono in tanti, all'interno del gruppo Facebook 'Lavoratori precoci uniti a tutela dei propri diritti', a chiedere che venga posta la parola fine dall'esecutivo. Tra le proposte fatte anche quella di una manifestazione a Roma quest'estate, in modo da far sentire la propria voce al governo. Oltre tremila precoci hanno aderito al gruppo e ipotizzano la fine del renzismo qualora non si riformi strutturalmente la previdenza italiana. In merito al ventilato passaggio di consegne tra Boeri e Damiano all'Inps, i commenti si sono divisi tra gli entusiastici e spaventati. Quale sarà il futuro delle pensioni in Italia? Avete qualche proposta da fare al governo? Per le ultime novità sulla riforma pensioni 2015 cliccate Segui in alto a destra.