Che bella sorpresa per tanti insegnanti precari di lettere palermitani i quali, dopo aver esaurito le loro meritate vacanze estive, con molta apprensione e preoccupazione si sono recati alle consueti convocazioni per la loro assunzione annuale, ma hanno avuto modo di assistere alla più grande carestia di cattedre di sempre. Recatisi presso gli uffici dell'USR di Palermo, sito in Via San Lorenzo, si sono subito accorti che i conti non quadravano.

All'appello, infatti, mancavano molte cattedre rispetto a quelle da loro previste, anzi, da un attento controllo effettuato e da un confronto con quelle disponibili negli anni passati, risultavano più che dimezzate,

Cattedre di 'fatto' e di 'diritto', solo una mera distinzione burocratica

Le cattedre rimaste libere e utili per essere occupate dagli insegnanti precari erano quelle del'organico di fatto (vale a dire fino al termine delle attività scolastiche o dopo la fine degli esami). Nei giorni precedenti, le disponibilità iniziali erano già state ulteriormente 'ridotte' perché conferite a tutti gli insegnanti già in ruolo, ma utili alle operazioni relative alle assegnazioni, provinciali, interprovinciali oltre che per le utilizzazioni dei docenti in possesso del titolo di specializzazione di sostegno.

La conclusione? una razzia annunciata ma allo steso modo inaspettata per centinaia di insegnanti di lettere, precari storici in Gae e in attesa di sistemazione. Molta rabbia comincia a crescere e, preoccupati di non avere più un 'salvacondotto' indispensabile a scongiurare la fatidica partenza verso le regioni settentrionali della penisola italiana, cominciano ad inscenare un'assordante discussione. Dalle discussioni, presto si passa alle accuse e alle accese proteste da parte di un nutrito e folto numero di aspiranti supplenti. Fortunatamente, grazie all'intervento della Digos, presente in quella zona, vengono calmati gli animi di tutti i presenti e dei più accalorati insegnanti.

I motivi della protesta? Secondo molti professori presenti, infatti, la distinzione tra cattedre 'di fatto' e cattedre 'di diritto' è solo burocratica, in quanto la denominazione 'di fatto' indica la mancanza oggettiva dell'insegnante in quella disciplina.

Tali cattedre sono disponibili - ribadiscono i docenti rivoltosi - a prescindere dalla data di cessazione della loro validità (30 giugno). I più esagitati poi, rivolgono accuse pesanti al personale dello stesso Ente scolastico che li ha convocati, ipotizzando chissà quali imbrogli, vista l'esigua trasparenza dimostrata in molte altre occasioni.

La notizia ufficiale: le convocazioni, relative alla classe di concorso A043 (Italiano, Storia e Geografia) vengono posticipate al 3/09. La motivazione ufficiale? Cercare altre cattedre disponibili per il conferimento delle stesse a molti più docenti precari - Dopo un momento di rasserenamento e di riflessione, i contestatori, almeno adesso, possono cantare vittoria, riuscendo a raggiungere un accordo con il personale dell'USR: rimandare di due giorni le convocazioni per permettere lo stesso ufficio scolastico palermitano di rintracciare nuove cattedre disponibili, sembra la soluzione migliore per i due schieramenti contrapposti. Appuntamento rimandato, quindi, a giovedì 3 settembre per il tanto aspirato posto fisso di Italiano