Regna grande confusione sullo sciopero del 2 ottobre 2015 a Roma in relazione alle scelte di Atac e Tpl. Un vero e proprio caos quello che si abbatterà domani sulla capitale italiana, visto che lo sciopero dei mezzi di trasporto durerà 24 ore. In che modo i pendolari o le persone comuni possono 'difendersi'? Che cosa è successo nella giornata di ieri durante il vertice tra la Prefettura e l'assessore ai trasporti di Roma Capitale?

Quali disagi per metro e bus? Domande a cui cercheremo di dare una risposta nei prossimi paragrafi. 

Atac – Resta confermato lo sciopero del 2 ottobre 2015 a Roma di Atac, che non ha preso parte al vertice svoltosi ieri pomeriggio in prefettura. Allo stesso tempo dunque vengono confermate le 24 ore di sciopero (garantite comunque le fasce di garanzia, con percorrenze regolari fino alle 8.30 e dalle 17 alle 20) proclamate lo scorso 19 settembre, come specificato nella tabella del Mit, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Tra le altre cose nelle ultime ore si registra un vero e proprio terremoto in casa Atac, dopo la presentazione delle dimissioni da parte del dg Francesco Micheli e l'ad Danilo Broggi, con quest'ultimo che rimarrà comunque in carica fino all'approvazione del bilancio.

Caos – Il caos generato dallo sciopero di domani 2 ottobre a Roma è tale che sta acquisendo, man mano che trascorrono le ore, sempre più rilevanza nazionale. Augello, senatore del partito Nuovo Centrodestra, parla di Atac decapitata, riferendosi alle dimissioni di Micheli e Broggi. Profonda amarezza invece si legge nelle parole di Panecaldo, capogruppo del Pd capitolino e coordinatore della maggioranza, il quale ha affermato di aver saputo delle dimissioni del direttore e dell'ad soltanto tramite la lettura delle agenzie, sottolineando che ora si provvederà al rinnovo del management in tempi brevi. Francesco Micheli ha poi spiegato le ragioni che stanno alla base delle sue dimissioni, affermando come le strategie siano zero e le lobby tante.

Micheli comunque, che ieri ha incontrato il sindaco Marino, non esclude un ripensamento, sebbene quest'ultimo potrà avvenire soltanto a determinate condizioni, come scrive Il Messaggero.

Tpl – Il rinvio allo sciopero di venerdì 2 ottobre a Roma è stato invece deciso dalla società di trasporto pubblico Roma Tpl scarl. Questa la lieta novella per i pendolari e viaggiatori della capitale, che dunque potranno contare su Tpl. Il differimento dell'agitazione è stato firmato dopo l'impegno assunto dall'amministrazione di risolvere le criticità relative all'azienda, in special modo il pagamento degli stipendi di agosto. A darne notizia lo stesso assessore ai Trasporti del Comune di Roma Stefano Esposito su Twitter, che non ha mancato di lanciare una frecciata al sindacato USB.