Fine dell'anno di attesa per migliaia di insegnanti della Scuola italiana, che aspettano con ansia e ormai da oltre un mese il bando per il concorso a cattedra 2016. Ricordiamo che tale bando avrebbe dovuto essere pubblicato già in data 1 dicembre, ma poi problemi di organizzazione l'hanno fatto slittare più volte. Nelle scorse ore il governo ha emanato e registrato alla Corte dei conti in data 22 dicembre il Dpcm che autorizza il ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca ad avviare le procedure di reclutamento a tempo indeterminato, per il triennio scolastico 2016/2018, di oltre 63 mila docenti, ai sensi dell'art.35, comma 4, del d.lgs n.165 del 2001.

Ecco i numeri: per la precisione, i posti disponibili sono in tutto 63.712, suddivisi in 52.828 posti comuni, 5.766 posti di sostegno e 5.118 posti di potenziamento. Salta all'occhio, da subito, la notevole riduzione delle cattedre di sostegno disponibili: nelle dichiarazioni di autorevoli esponenti del Miur (tra cui il sottosegretario Faraone) ne erano state preventivate il doppio. Si stima che a partecipare alle selezioni saranno circa 200 mila insegnanti, oltre il triplo rispetto ai posti vacanti.

Concorso a cattedra 2016: tempistiche e requisiti

Se il bando (o meglio i bandi, visto che dovrebbero essere tre distinti) dovesse arrivare effettivamente nelle prossime ore, le prove selettive dovranno avere luogo nei primi mesi dell'anno prossimo: si tratterà in ogni caso di una corsa contro il tempo per far sì che tutto l'iter abbia termine in tempo utile per permettere le assunzioni già dall'anno scolastico 2016/2017. 

Chi potrà partecipare?

Sui requisiti è in atto ormai da tempo un fervente dibattito. Al concorso scuola 2016 potranno infatti partecipare esclusivamente i docenti abilitati, rimangono esclusi dunque i non-abilitati della III fascia delle GI e i docenti già di ruolo. Su questo aspetto l'Anief ha proclamato battaglia, consigliando agli esclusi di presentare comunque domanda. E, contestualmente, di ricorrere al Tar.