Le sette misure di salvaguardia approvate finora hanno posto sotto tutela circa 170 mila esodati ma non sono bastate visto che ancora 24 mila lavoratori attendono una copertura previdenziale. E' questo il motivo che ha spinto la Rete dei Comitati degli esodati a chiedere al Governo un nuovo provvedimento di salvaguardia che possa loro garantire il diritto a pensione.

Gli esodati chiedono un'ottava salvaguardia

Con il sostegno della Commissione Lavoro alla Camera e dei sindacati, infatti, la Rete degli esodati avrebbe chiesto un confronto al Governo al fine di arrivare ad una soluzione conclusiva entro la fine dell'anno. Si tratta di una battaglia iniziata con l'entrata in vigore della tanto odiata Riforma Fornero che allungando l'età pensionabile ha penalizzato la maggioranza di lavoratori ormai prossimi al pensionamento. 

"Il ddl sulla flessibilità, se mai sarà approvato, non risolve il problema degli esodati perchè non porterebbe sostanziali benefici alle lavoratrici, ai quindicenni e ai contributori volontari", spiega la Rete dei Comitati degli esodati secondo la quale sarebbe inutile includere un provvedimento nel ddl sulla flessibilità in uscita.

In considerazione di ciò viene chiesto un intervento singolo che possa essere presentato in Commissione Lavoro alla Camera entro la fine dell'estate. Tra gli obiettivi della Rete, anche la restituzione delle risorse sottratte dal Governo lo scorso anno al fondo Esodati in modo tale da poterle utilizzare assieme ai risparmi derivanti dalla precedente misura di tutela ed elaborare un intervento a costo zero per le casse statali.

Ottava salvaguardia, disponibile anche la Commissione Lavoro alla Camera

Tempo fa, il Presidente della Commissione Lavoro alla Camera Cesare Damiano, aveva lasciato trasparire la volontà di affrontare il problema degli esodati con l'approvazione di un'ottava misura di salvaguardia.

Ciò dimostra che la Commissione Lavoro sembra disponibile a riaprire i lavori per raggiungere l'obiettivo e tutelare altri 20 mila esodati ma si dovrà attendere la chiusura delle procedure inerenti la settima salvaguardia prevista per la fine della prossima estate. Intanto, la Rete esodati parteciperà alle manifestazione del 2 aprile organizzata da CGIL, CISL e UIL.