"Suggeriamo al Governo quando parla degli 80 euro ai pensionati di dire cose definitive per non ripetere l'errore degli incapienti, com'è accaduto con i lavoratori dipendenti che dovranno restituire il bonus e per i quali è necessario trovare una soluzione". Lo afferma il Presidente della Commissione lavoro alla Camera Cesare Damiano, ricordando che è importante tenere presente la situazione dei pensionati con assegni tanto bassi da risultare incapienti, visto che la platea è stimata attorno ad un milione di persone.
"Li vogliamo escludere?" chiede provocatoriamente il parlamentare, ricordando che in caso contrario non è possibile parlare di una misura destinata ad innalzare gli assegni più poveri, anche perché esiste già il meccanismo della 14esima introdotta dal Governo Prodi, che va ad aumentare in media l'assegno previdenziale annuo di circa 400 € e che viene destinato a coloro che prendono fino a 700 € al mese.
Riforma pensioni: l'intervento migliore per assegni più bassi consiste nell'innalzare la quattordicesima
Stante la situazione appena descritta, secondo l'On. Damiano una misura migliore sarebbe proprio quella di intervenire sul già esistente meccanismo della 14ma per gli assegni più bassi, ampliandone la portata.
"Basterebbe alzare il tetto a 1500 € mensili" rileva il parlamentare democratico, spiegando che in questo modo l'incremento di reddito sarebbe in media di 1000 € l'anno. La misura sarebbe inoltre "efficace e largamente condivisa", oltre che più facile da attuare visto che non si dovrebbe ripartire dal zero come invece avverrebbe con l'introduzione di un nuovo bonus da 80 euro. Il Presidente della Commissione lavoro invita quindi il Governo a considerare una modifica sulla legge già esistente, considerabile come funzionale e spiegando che un intervento sulle leggi fatte da altri "non è disdicevole se migliorativo [...] anzi, sarebbe un segno di intelligenza".
Flessibilità previdenziale: l'On. Damiano chiede un incontro con il Governo
In merito invece alla discussione in corso riguardo la flessibilità previdenziale, l'On. Damiano torna a domandare un confronto con l'esecutivo, pur giudicando in modo positivo l'apertura ai sindacati. Per il parlamentare il prossimo appuntamento fissato al 24 giugno rappresenta "una buona notizia", oltre al segno che il Governo ha mantenuto il proprio impegno alla convocazione delle parti sociali. Bisogna però tenere in considerazione che il tempo stringe se si vuole inserire la flessibilità in uscita dal lavoro all'interno della prossima legge di stabilità 2017. Per questo motivo, "chiediamo che il confronto venga avviato anche con il Parlamento, al fine di arrivare a soluzioni condivise".
Tra i nodi da sciogliere quello dei precoci, l'allargamento della misura ai 62enni, ma anche l'utilizzo inappropriato dei voucher. Temi che secondo l'esponente democratico è importante risolvere "prima di entrare nel vortice del referendum di ottobre".
Come da nostra abitudine, restiamo a disposizione nel caso desideriate aggiungere un nuovo commento nel sito riguardo le ultime novità che vi abbiamo riportato. Se invece preferite ricevere i prossimi articoli di aggiornamento sulle pensioni vi ricordiamo di utilizzare la comoda funzione "segui" che trovate in alto, vicino al titolo.