Per la serie BlastingTalks intervistiamo Alessandro Delli Carpini, Ceo di Area-Dog. L’azienda nasce dall’idea di fornire un cibo naturale per cani pressato a freddo caratterizzato da ingredienti dalla filiera per l’alimentazione umana al 100% italiani.

Blasting Talks è una serie d'interviste esclusive con business e opinion leader nazionali e internazionali per capire come la pandemia di coronavirus abbia accelerato il processo di digitalizzazione e come le aziende stiano rispondendo a questi cambiamenti epocali. Leggi le altre interviste della serie sul canale BlastingTalks.

Partiamo dall’idea alla base della vostra attività: come nasce l’idea di fornire un cibo naturale per cani derivante dalla filiera per l’alimentazione umana?

L’idea è nata dal mio allevamento di Rottweiler e dall’esigenza di proporre ai miei cani un’alimentazione di estrema qualità per poter raggiungere risultati ottimali in termini di salute. L’alimentazione industriale, anche quando veniva definita naturale, riportava all’interno della composizione ingredienti non genuini; questo influenzava parecchio l’apporto nutritivo e la digeribilità delle ricette proposte. Da qui nasce l’idea: perché non proporre una dieta che abbia tutte le qualità di un’alimentazione casalinga, ma abbia anche la praticità di una crocchetta?

Quindi cosa avere fatto?

Ho ricercato ingredienti che non subissero particolari trattamenti invasivi, sia chimici che termici, e che mantenessero al meglio le caratteristiche nutrizionali.

Inoltre, la scelta è stata dettata anche dal sostegno per l’ambiente. Ogni giorno la filiera umana smaltisce un quantitativo enorme di frattaglie e altre parti edibili, che però hanno una scarsa commercializzazione poiché raramente accolte nei nostri piatti. Sono proprio questi elementi quelli con una carica nutritiva più elevata, e quelli che in natura sarebbero prediletti dai cani.

Quali sono le principali difficoltà che avete incontrato nel realizzare la vostra idea?

Quando si parla di innovazione inizialmente s’incontrano difficoltà sia nella creazione del prodotto, che nella sua distribuzione. Se si vuole aggiungere un prodotto che non esiste sul mercato, anche gli ingredienti dovranno superare gli standard.

La ricerca di materie che potessero soddisfarmi è stata la prima difficoltà incontrata e che ancora oggi è un tasto dolente del percorso di crescita. Dopo aver trovato gli ingredienti ideali, è stato il momento del metodo produttivo. Nel caso di AreaDog, il pressato a freddo è creato con macchinario non convenzionale, creato su misura per noi e da noi. Inutile dire che la creazione del macchinario e la sua ottimizzazione per le varie ricette è stato un percorso fatto da prove, modifiche e tante notti insonni. L’avvio della distribuzione è stata un’altra sfida che abbiamo affrontato.

Cosa caratterizza il vostro modello di distribuzione?

L’idea era quella di portare nelle case degli italiani non solo petfood, ma una filosofia.

Quando vuoi fare questo, piazzare il prodotto online e fare la migliore offerta non basta. Un cambio di alimentazione, quando radicale, è un processo che va affrontato con consapevolezza e meticolosità. Da qui l’idea di mettere a disposizione la nostra competenza per proporre consulenze gratuite ai clienti, pre e post cambio di dieta. Per ultimo, ma non per importanza, la difficoltà è stata anche mantenere un prodotto di fascia elevatissima a un prezzo che non fosse fuori mercato. Per renderlo accessibile ai più, abbiamo dovuto valutare parecchie situazioni e informare in modo capillare il nostro pubblico sui capisaldi e le caratteristiche uniche alla base del nostro marchio.

Per quale motivo è importante scegliere cibo per cani senza ingredienti chimici o innaturali?

Essenzialmente è lo stesso motivo per cui noi umani dovremmo scegliere alimenti genuini e non trattati chimicamente. Attenzione: questa non è umanizzazione dei cani, ma “semplice” biologia. L’organismo, nostro e degli animali, è nato come una “macchina” funzionante con determinati “carburanti”, che sono tutti offerti dalla natura. Proporre gli stessi nutrienti, ma creati in laboratorio, secondo studi scientifici e la nostra personale esperienza rende la dieta meno impattante e più difficile da elaborare appieno dall’organismo. Di contro, invece, proporre un’alimentazione naturale, creata da pochi ingredienti e genuini, permette all’organismo di mantenere correttamente le funzionalità e favorire appieno dei nutrienti fondamentali per la loro salute.

In tal senso, quali sono le principali difficoltà che è necessario gestire?

Chiaramente, quando si abbraccia questa filosofia, è necessario sapere come proporre una dieta corretta al pet. Non possono infatti mancare la qualità delle materie prime e la loro diversificazione nella proposta. In particolare, quest’ultimo tassello deve avere una particolare attenzione. Come per noi umani una dieta varia ed equilibrata è fondamentale in termini di salute generale, anche per i pet è essenziale. Parlando di alimentazione naturale, infatti, non possiamo aspettarci che proponendo sempre e solo la stessa ricetta l’organismo giovi della miriade di nutrienti necessari. Invece, creare un regime alimentare che comprenda diversi ingredienti da proporre intercambiandoli è la chiave per una dieta “completa” nel lungo termine.

Insomma, un ritorno alle origini dopo l’avvento del cibo industrializzato che è completo, certo, ma a discapito della naturale funzionalità dell’organismo.

In che modo è possibile innovare in un settore piuttosto tradizionale come il vostro? E quale strada seguite per riuscire in questo obiettivo?

Smuovere la tradizione non è facile, soprattutto quando per anni ci si è radicati in determinate situazioni che muovono l’opinione pubblica e il mercato. Nella storia del petfood, infatti, le uniche innovazioni che sono state proposte raramente si sono discostate da quello che riguarda la crocchetta industriale. Nel nostro caso, invece, abbiamo stravolto la situazione portando nelle case dei pet-owner una filosofia completamente diversa.

Per fare questo, sono state necessarie diverse accortezze non da poco. La prima è stata la creazione di un prodotto dal punto zero. Se si vuole innovare un settore molto legato alle tradizioni, non ci si può aspettare di modificare qualcosa già in corso d’opera; dobbiamo creare qualcosa ex-novo. Poi è stato il momento dell’incertezza, della diffidenza e della perplessità del pubblico, partendo dai proprietari di cani, arrivando fino agli esperti del settore, per una filosofia mai sentita. Per affrontare questa situazione abbiamo deciso di intraprendere la strada dell’informazione. Abbiamo fatto della divulgazione uno dei cardini di Area-Dog, utilizzando tutti i canali disponibili.

Può farci degli esempi pratici?

Come dicevo in precedenza, forniamo un servizio di consulenza personalizzata volta non solo ai potenziali clienti, ma anche a coloro che imbattendosi nel nostro sito hanno maturato domande che richiedono risposte. Abbiamo svolto anche un grande lavoro sui social, il cui utilizzo intelligente è davvero un’arma vincente. Abbiamo creato così una community informata e consapevole, aperta a ulteriori innovazioni. Infine, è essenziale mostrare i risultati. All’inizio erano quelli riscontrati con i miei cani; via via, grazie alla scelta accordata dai nostri clienti ormai storici, abbiamo collezionato e collezioniamo tuttora una serie lunghissima di testimonianze entusiaste e super positive. Gli scogli del dubbio non mancano, ma continuiamo ad affrontarli con successo.

Guardando al futuro, può raccontare in che modo a suo parere cambierà l’alimentazione per cani nei prossimi anni e quali saranno i nuovi trend del settore?

È facile capire che il naturale sta prendendo sempre più piede ed è sempre più apprezzato dai consumatori. Ma non si parla solo della crocchetta. Si parla anche dei complementi alimentari, degli snack e dei masticativi.

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