L'esito dei ballottaggi delle elezioni comunali ha lanciato un forte segnale a Renzi: la Scuola e i suoi docenti non hanno dimenticato. Da ormai un anno lo slogan #maipiùPD rimbalza sui social, dove si è giocata una buona fetta della battaglia contro il DDL, divenuto poi legge 107/2015. Una battaglia sostenuta dal M5S in Parlamento, che adesso riporta la sua vittoria politica dopo aver conquistato il cuore di molti insegnanti.
Il partito capeggiato da Beppe Grillo trionfa a Roma e Torino, ponendo un grosso interrogativo per il futuro di Renzi al referendum di ottobre. E adesso cosa bisogna aspettarsi per la scuola? Cambierà qualcosa?
Col M5S al Governo, cambierà qualcosa per la scuola?
La vittoria del M5S alle comunali non porterà sostanziali ripercussioni sulla scuola nel breve termine, ma è un passo importante per il futuro. La possibilità che il partito arrivi a governare il paese non è più da escludere come in passato. Lo stesso Grillo ha affermato che il suo partito è pronto per governare l'Italia e che 'l'aereo della missione impossibile è decollato'.
Ma cosa dice il Partito Democratico di questi risultati? Matteo Renzi aveva ammesso qualche settimana fa che la forte opposizione della scuola lo aveva fatto vacillare (ma questo non gli ha impedito di andare dritto come un treno). Anche Roberto Speranza, esponente di minoranza del PD, ha dichiarato a CorriereLive che la legge sulla scuola (ma non solo), con le proteste di migliaia di docenti in piazza, potrebbe aver influito sul futuro politico del suo partito. Si sa che il mondo della scuola nelle votazioni ha sempre contribuito e fatto la differenza: stiamo parlando di milioni di voti. Eppure Renzi deve aver pensato che i suoi 500 euro e il suo bonus al merito avrebbero potuto spegnere le polemiche contro la chiamata diretta dei docenti dagli ambiti, contro il comitato di valutazione composto da genitori e studenti, contro il concorsone scuola e le sue incongruenze e contro la mancanza degli adeguamenti degli stipendi (davvero i docenti dovrebbero essere contenti dell'aumento di 10 euro lordi???).
Adesso, col voto, la palla della partita passa in mano ai docenti. Servirà a fare marcia indietro a Renzi e al PD sui punti contestati della riforma scolastica? Vedremo.