Può il preside della Scuola obbligare i docenti ad eseguire direttive non richieste dalla normativa? Proprio qualche giorno fa avevamo trattato quali sono gli obblighi dei docenti alla fine delle attività didattiche, alla luce della nuova riforma scolastica. Ma come riporta il sito La Tecnica della Scuola, dagli insegnanti giungono segnalazioni circa alcuni dirigenti scolastici che tramite circolare interna impongono ai docenti di rimanere a scuola, in base al proprio orario di servizio, fino al 30 giugno. Ma questo obbligo non rientra fra quelli dettati dalla legge, salvo le eccezioni che abbiamo già trattato nell'articolo sopra.

Altri dirigenti impongono il piano ferie in base a date d'ufficio, il che costituisce un altro atteggiamento illegittimo. Perché alcuni presidi si comportano in questo modo? È l'effetto psicologico del potere concesso loro dalla legge 107?

Disposizioni dei presidi e legge sulla scuola

In una circolare delle circolari in questione, il dirigente scolastico scrive che i docenti non impegnati negli Esami di Stato devono restare a disposizione dell’Istituto fino al 30/06 in base al normale orario di servizio. Come se non bastasse, conclude dicendo che se fosse necessaria disponibilità oltre il 30 giugno, sarà comunicato successivamente. Un'altra circolare impone ai docenti non impegnati con gli esami di Stato di prendere le ferie i primi 15 giorni di luglio e rientrare in servizio giorno 16 agosto per la realizzazione di programmi e progetti legati alla scuola e agli alunni che hanno riportato insufficienze.

E quelli impegnati con gli Esami di Stato? Piano ferie organizzato anche per loro! Le ferie dovranno essere prese dal giorno dopo gli esami fino al 24/08. Per concludere citiamo un'altra circolare in cui il Dirigente scolastico ha deciso arbitrariamente di decurtare a tutti i docenti di ruolo tredici giorni di ferie goduteper le vacanze natalizie e pasquali.Inutile dire che tutte queste comunicazioni sono illegittime.

Si resta in attesa del parere dei sindacati e di un intervento dell'ANP (Associazione Nazionale Presidi), che dovrebbe chiarire al dirigente fino a che punto può spingersi per legge. Resta aggiornato sulla scuola, cliccando il tasto Segui.