Dopo la mobilità straordinaria e la trattativa sulle assegnazioni e utilizzazioni provvisorie, Miur e sindacati devono provare a trovare un accordo sulla questione della chiamata diretta nella Scuola. Al momento le posizioni appaiono inconciliabili, in quanto mentre il Miur intende seguire alla lettera quanto previsto dalla legge 107, i sindacati ribadiscono l'importanza di una sequenza contrattuale che garantisca la trasparenza e la correttezza dei trasferimenti dei docenti dagli ambiti alle scuole. La Tecnica della Scuola ha intervistato Pino Turi, segretario della UIL scuola, proprio su questo tema.

Tra le domande poste, vi è quella in cui si chiede cosa succederebbe se il Miur non dovesse accettare la proposta sindacale.

Miur, sindacati e chiamata diretta nella scuola

Come avverrà la chiamata diretta dall'ambito territoriale alla scuola? Dopo aver spiegato che i risultati ottenuti con la contrattazione sulla mobilità straordinaria hanno ammorbidito il Miur anche in relazione alla questione delle assegnazioni e utilizzazioni provvisorie, Pino Turi ha definito l'incontro circa la chiamata diretta il "terzo tempo della partita mobilità". L'obiettivo di entrambe le parti, ha detto, dovrebbe essere il bene supremo del sistema scolastico. Faraone ha come missione quella di far rispettare la legge 107, ma è comunque aperto al dialogo e alla possibilità di trovare un accordo, ha chiarito il segretario UIL.

È stato proprio il sottosegretario del Miur ad avere un ruolo determinante nel primo tempo della partita, quello sulla mobilità straordinaria. Ci si aspetta che anche stavolta possa mediare. Ma se il Miur non cede, cosa succede? Turi ha parlato di unità fra le sigle sindacali, sottolineando che anche la Gilda degli Insegnanti questa volta ha firmato l'accordo.

Ha poi glissato la domanda, dichiarando l'intenzione di far prevalere gli interessi dei docenti e dei dirigenti e affermando che senza accordo il Miur sarebbe costretto ad un atto unilaterale: ma "con le circolari non si governa il mondo complesso della scuola" ha concluso. Un'affermazione che lascia trasparire la convinzione dei sindacati che alla fine l'accordo sulla chiamata diretta ci sarà. Staremo a vedere.Resta aggiornato sull'argomento scuola cliccando il tasto Segui.