Bonus merito, ormai i boicottaggi non si contano più. L'ennesimo rifiuto al premio istituito dalla riforma Buona Scuola arriva stavolta dall'Istituto Comprensivo 'Marchetti' di Senigallia, in provincia di Ancona, dove molti docenti si sono uniti alla protesta dei colleghi, di cui già ampiamente vi abbiamo riferito negli scorsi giorni. 

Ultime news scuola, 4 luglio 2016: bonus docenti, la 'vera anomalia' è la mancanza del rinnovo di contratto

Come riferito da 'Tecnica della Scuola', il nodo cruciale del rifiuto degli insegnanti di Ancona riguarda il sistema di valutazione, sottolineando, comunque, che il loro NO al premio non è da attribuirsi al principio della valutazione della prestazione professionale.

Il problema è un altro. Si ritiene, infatti, che in questo Paese, si stia cercando di deviare l'attenzione da quella che viene definita come la 'vera anomalia', ovvero la violazione del diritto dei lavoratori per il rinnovo del contratto economico che, oramai, è congelato dal lontanissimo 2009, oltre all'adeguamento delle retribuzioni degli insegnanti italiani a quelli dei colleghi europei.

I docenti di Senigallia, come nel resto d'Italia, ritengono che le prestazioni professionali qualificate non debbano essere considerate come delle 'gare a premi' ma, al contrario, debbano essere sempre retribuite anzichè premiate.

Premio economico peggiora rendimento del lavoratore, creando competizione ed arrivismo

Il pericolo è che l'attività didattica finisca per uniformarsi sempre di più ai criteri dettati dal Comitato di Valutazione, finendo col sacrificare, di fatto, la libertà di insegnamento, oltre ad operare una netta e forte discriminazione tra i docenti di ruolo, potenziali beneficiari del bonus, e docenti precari, esclusi a priori dalla 'gara a premi'.

Non dimentichiamoci che la cooperazione e la collaborazione tra docenti risulta essere maggiormente produttiva rispetto alla competizione; le teorie riguardanti il funzionamento e l'organizzazione di sistemi complessi (e la scuola rientra tra questi sistemi) hanno dimostrato che il premio economico non va a migliorare il rendimento del lavoratore; al contrario si va a creare concorrenza tra i dipendenti, arrivismo ed individualismo, conseguenze che non fanno di certo bene alla scuola pubblica italiana.