Jannik Sinner è stato l'autentico dominatore della stagione del tennis 2024, riuscendo ad aggiudicarsi due titoli Slam, i primi in carriera, ovvero Australian Open e US Open, conquistando la posizione N. 1 dell'ATP Ranking. Il caso Clostebol, però, ha finito per gettare un'ombra sulla legittimità dei successi del tennista azzurro. A questo proposito, non sono mancate le polemiche per il giudizio espresso da un commentatore americano, Ben Rothenberg, che, senza mezzi termini, ha dichiarato come sia 'complicato dare totale fiducia a Sinner'.

La stampa estera punge Sinner, Ben Rothenberg: 'Risultato positivo due volte quest'anno ed è il migliore di tutti'

Il giornalista americano Ben Rothenberg ha espresso le proprie riserve in merito alla possibilità di fidarsi completamente delle prestazioni (e dei successi ottenuti) di Jannik Sinner, evidenziando la complessità della situazione. Rothenberg ha evidenziato come sia difficile riporre completa fiducia in Sinner. Quest'anno si sono riscontrate due positività a sostanze vietate, con il tennista altoatesino che ha dominato nel circuito. Il giornalista non è sicuro sul fatto che il giocatore azzurro meriti una sospensione, ma, d'altro canto, è complicato pensare che questi eventi non siano legati tra loro.

Vedere un atleta competere sapendo che ha fatto registrare degli esiti positivi ai test antidoping genera disagio, la frecciatina lanciata da Rothenberg. "Potrebbe trattarsi di una semplice coincidenza? - si è chiesto il giornalista - Certamente. Ma possiamo esserne certi? No, non possiamo".

Olivier Niggli (WADA): 'Decisione sul caso Clostebol rimandata al 2025'

Intanto, per quanto riguarda il caso Clostebol, tutto rinviato al 2025 in merito al ricorso della WADA. Olivier Niggli, direttore dell'Agenzia Mondiale (World Anti-Doping Agency), ha confermato che non arriverà alcuna decisione entro la fine dell'anno. Nonostante le modifiche alle regole per il 2027, Niggli ha sottolineato quella che rappresenta la posizione attualmente assunta dall'agenzia: pur riconoscendo che Jannik Sinner non ha alcuna colpa, ritiene che l'atleta debba, comunque, assumersi una certa responsabilità nei confronti del suo entourage.

Il caso Clostebol

Sinner era risultato positivo lo scorso mese di marzo, in seguito alla scoperta di tracce di Clostebol, una sostanza vietata. Tuttavia, si è trattato di una contaminazione della sostanza durante un massaggio da parte del suo ex preparatore, Giacomo Naldi. Un tribunale indipendente aveva, successivamente, escluso colpe da parte dell'atleta, ma la WADA, tuttavia, ha deciso comunque di presentare appello, chiedendo una squalifica da uno a due anni. Niggli ha criticato anche l'ITIA per la tardiva rivelazione dei risultati, sottolineando l'importanza di proteggere la reputazione degli atleti, soprattutto in un contesto sociale influenzato dai media.