Per quanto riguarda gli errori dell'algoritmo che doveva gestire la mobilità docenti scuola, l'Anief parla di 'ricatto' da parte del Miur, mentre l'USB definisce 'dittatura' la posizione assunta dal Ministero sulla questione. Se è vero che l'Amministrazione ha potuto correggere una serie di errori destinando i docenti negli ambiti 'giusti', è anche vero che molti altri non saranno soggetti a conciliazione e non potranno utilizzare questo strumento: si tratterebbe, dunque, di un prendere o lasciare, dove 'prendere' significherebbe accettare la nuova destinazione (che non sempre è quella 'giusta'), mentre 'lasciare' significherebbe rimanere nell'ambito (sbagliato) assegnato e ricorrere al Giudice del Lavoro.

Secondo l'Anief, si tratta di un vero e proprio 'ricatto'.

Il 'ricatto' del Miur sulla mobilità scuola docenti

Secondo l'Anief, però, il ricatto sulla mobilità Scuola è ancora più forte perché il Miur non avrebbe intenzione di tenere conto di tutti gli errori commessi all'algoritmo. Secondo quanto riportato da OrizzonteScuola (e inserito in un comunicato dell'Anief), il Ministero avrebbe rilasciato un documento all'interno del quale si segnalano essenzialmente due aspetti: il primo è che 2641 istanze di conciliazione sono state accolte, mentre altre circa 1000 non lo sono state; il secondo è che la possibilità di riconciliazione riguarda soltanto i docenti connessi ai movimenti per la fase C, in quanto sarebbero i più danneggiati.

Cosa significa quest'ultimo punto? Che le istanze connesse alle altre fasi della mobilità non verranno tenute in considerazione e così non potrà neanche essere richiesta la conciliazione. Per l'Anief si tratta di una gravissima lesione del diritto per mancanza di equo trattamento e di pari opportunità.

Le dichiarazioni dell'USB sulla mobilità scuola docenti

Anche l'USB ha rilasciato un documento sul nodo delle mancate conciliazioni per la mobilità scuola docenti. Il sindacato di base si incontrerà in assemblea Roma il 4 settembre e si decideranno le strategie da portare avanti. Secondo l'USB sarebbe in atto una violazione gravissima dei diritti dei lavoratori ed è considerato particolarmente negativo il fatto che il Miur obblighi a ricorrere al Giudice del Lavoro per avere confermato un diritto. Il sindacato annuncia che patrocinerà i ricorsi affinché vengano riconosciuti i diritti dei lavoratori del mondo della scuola. Per aggiornamenti, cliccate su 'Segui' in alto sopra l'articolo.