Grande attesa per il confronto fra il Governo Gentiloni e le tre sigle confederali Cgil, Cisl e Uil atteso per mercoledì 13 settembre, giorno in cui potrebbero essere ripresi i temi rimasti irrisolti nonostante l'entrata in vigore della nuova Legge di Stabilità. Si discuterà anche dell'uscita anticipata con la famigerata Quota 100 proposta dal Presidente della Commissione Lavoro alla Camera cesare damiano.

Quota 100 potrebbe essere discussa nel confronto

Si tratta di una proposta di legge incardinata in Commissione Lavoro alla Camera dal 2015 ma che non ha ricevuto nessuna risposta esaustiva da parte del Governo che ha preferito lasciare spazio alle nuove misure previdenziali quali l'Ape Sociale, l'Ape volontario e il meccanismo di Quota 41 a favore dei lavoratori precoci. Stando all'ipotesi di Damiano, migliaia di lavoratori avranno la possibilità di lasciare anticipatamente il lavoro a partire dai 62 anni di età anagrafica accompagnati dai 38 anni di contributi effettivamente versati. Una proposta che potrebbe rivelarsi utile visto che, darebbe la possibilità ai lavoratori in questione di lasciare il lavoro nel momento ritenuto da loro più opportuno.

Domani 13 settembre, infatti, inizierà una nuova discussione sugli argomenti da affrontare nella cosiddetta Fase 2: non è escluso che la proposta di Damiano, ovvero il ddl 857 sarà oggetto del confronto anche se nel mirino dei sindacati ci sono altri temi ritenuti prioritari. Si tratta della pensione di garanzia per le giovani generazioni, del riconoscimento dei lavori di cura e assistenza per le lavoratrici, dello stop all'adeguamento dei requisiti all'aspettativa di vita oltre all'estensione dell'Ape Sociale e del meccanismo di Quota 41. Misure che andrebbero sin da subito affrontate anche se bisogna considerare le risorse finanziarie che l'esecutivo avrebbe messo a disposizione.

Ecco la proposta di Fedriga

Accanto all'ipotesi del Presidente della Commissione Lavoro alla Camera Cesare Damiano, anche quella lanciata dal deputato della Lega Nord Massimiliano Fedriga riguardante l'uscita anticipata con 58 anni di età anagrafica accompagnati dai 42 anni di versamenti contributivi; una proposta che potrebbe richiedere un'ingente quantità di fondi monetari che il Governo potrebbe non avere a disposizione. Per questo motivo, l'ipotesi contenuta nel disegno di legge presentato dall'onorevole Fedriga potrebbe essere sin da subito archiviata.