Mentre il Partito Democratico continua a premere l'esecutivo sul rinvio dell'adeguamento dei requisiti alla speranza di vita, le organizzazioni sindacali si sono visti impegnati nell'ennesimo confronto con il Governo Gentiloni al fine di discutere ogni eventuale decisione sul blocco dell'adeguamento.

Sindacati a confronto con il Governo

Nel tavolo di confronto, infatti, hanno partecipato il segretario generale della Cgil Susanna Camusso, il leader della Cisl Annamaria Furlan e il segretario nazionale della Uil Carmelo Barbagallo, i quali tornano a sottoporre all'esecutivo il noto problema riscontrato alcuni mesi fa sul probabile aumento dell'età pensionabile previsto per il 2019.

Come riportato da "Il Corriere della Sera", sarebbe stato richiesto anche un rinvio al prossimo 18 giugno 2018 di ogni decisione riguardante l'argomento anche se rimarrebbe ancora una parentesi aperta ma nello stesso tempo si avrebbe più tempo per decidere.

Una richiesta avanzata anche dal Presidente della Commissione Lavoro alla Camera cesare damiano e dai vari esponenti del Partito Democratico. Difatti, dopo le elezioni politiche per la prossima primavera 2018 potrebbe essere chiamato a decidere un altro Governo. Non è escluso, però, che l'età pensionabile possa restare quella attuale, ovvero, 66 anni e sette mesi per il conseguimento della pensione di vecchiaia secondo le regole dettate dalla precedente riforma pensionistica.

Intanto, secondo quanto emerso dall'ultimo confronto con il Governo Gentiloni, i sindacati avrebbero proposto anche una proroga fino al 2019 dell'Ape Sociale, la nuova misura previdenziale interamente a carico delle Stato e riservata alle categorie più svantaggiate con almeno 63 anni di età anagrafica oltre all'esclusione dell'aumento dell'età pensionabile alle undici categorie di lavori usuranti individuati dalla Legge di Stabilità 2017: conciatori di pelle, insegnanti di asili, conduttori di gru, infermieri che svolgono turni notturni, addetti alle pulizie, ecc...

Ecco le proposte sul fisco

Quanto alla pressione fiscale, invece, gli esponenti del Pd si sarebbero concentrati sull'ampliamento della rottamazione delle cartelle di Equitalia, di introdurre una cedolare secca al 15 % al fine di agevolare l'apertura di nuove attività commerciali e artigianali ed, infine, un fondo per i cosiddetti caregivers che assistono familiari affetti da grave disabilità.