Sembrerebbe ormai definitiva la scelta del Governo Gentiloni riguardante il mancato rinvio del blocco dell'adeguamento dei requisiti previdenziali al prossimo giugno 2018 come richiesto alcuni giorni fa dal Presidente della Commissione Lavoro alla Camera Cesare Damiano.
Blocco dell'uscita a 67 anni solo eper gli usuranti
L'ipotesi dell'ex ministro del Lavoro, infatti, consisteva nel rinvio per ricavare maggior tempo e prendere le decisioni necessarie sul da farsi. Con l'adeguamento dei requisiti previdenziali alla speranza di vita, migliaia di lavoratori si vedranno aumentare ulteriormente l'età pensionabile di ulteriori cinque mesi che a partire dal 2017 passerà dai 66 anni e 7 mesi a 67 anni per il conseguimento della pensione di vecchiaia.
E' questo uno dei problemi riscontrati dopo l'entrata in vigore della precedente Legge di Stabilità 2017 che ha introdotto numerose novità in campo previdenziale. Nonostante ciò, il Governo non è ancora riuscito a dare una risposta concreta dopo le varie richieste da parte delle organizzazioni sindacali e del Partito Democratico che, tuttora, conduce la propria battaglia per arrivare ad un intervento risolutivo.
Secondo quanto riportato da "Il Corriere della Sera", il Governo Gentiloni starebbe pensando di passare al piano B, ovvero, di bloccare l'adeguamento dei requisiti solo per una determinata categoria di lavoratori. Si tratta di tutti coloro che svolgono mansioni prevalentemente faticose: dagli infermieri, alle maestre d'asilo, ai macchinisti, ai conciatori di pelle, agli addetti alle pulizie, ai conduttori di gru, alle badanti di persone non autosufficienti, ai facchini, ai muratori e ai camionisti.
Governo concentrato sulla nuova Legge di Bilancio
In totale, si tratterebbe di undici categorie per le quali l'esecutivo starebbe pensando ad una misura ad hoc che possa bloccare gli automatismi all'aspettativa di vita. Intanto, continua il pressing all'esecutivo da parte dl segretario del Partito Democratico Matteo Renzi secondo il quale sarebbe meglio far slittare la scelta riguardante il blocco a dopo le elezioni politiche previste per il prossimo marzo 2018.
Il Premier, però, sembrerebbe aver trovato l'appoggio per attuare il cosiddetto piano B anche da parte delle varie forze politiche. Il Governo, tuttavia, dovrà provvedere anche a dare una risposta sugli altri temi previdenziali rimasti irrisolti nonostante l'entrata in vigore della precedente Legge di Stabilità 2017.