Opzione Donna, Ape Sociale, meccanismo di Quota 41 e nona salvaguardia per gli esodati; sono queste le misure che secondo il Presidente della Commissione Lavoro alla Camera cesare damiano dovrebbero essere ampliate al fine di garantire l'accesso al pensionamento ad una platea più ampia di beneficiari.

Damiano critica il programma del Centrodestra

L'ex ministro del Lavoro torna ad occuparsi di previdenza nel bel mezzo della campagna elettorale che vede impegnati anche il leader della Lega Matteo Salvini, l'ex Premier di Forza Italia Silvio Berlusconi e la deputata di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni che nei giorni scorsi hanno firmato e presentato il loro programma unitario basato principalmente sull'abrogazione della precedente Riforma Fornero.

Cosa che, secondo il deputato del Partito Democratico appare impossibile in quanto si tratta di una riforma condivisa pienamente da Forza Italia. "Detta così sembra facile, soprattutto da parte di chi, come Forza Italia l'ha condivisa e da chi, come la Lega, ha imposto i suoi alleati i destra il legame tra innalzamento dell'età pensionabile e aspettativa di vita", ha spiegato Damiano. E' questo il motivo che induce lo stesso deputato del Pd ad attaccare il centrodestra e a non accettare la proposta unitaria firmata nei giorni scorsi da Meloni, Salvini e Berlusconi. L'ex ministro del Lavoro, infatti, continua a sostenere la necessità di introdurre alcuni correttivi alle misure precedentemente introdotte.

Le priorità da affrontare per il Pd

Si tratta del meccanismo della Quota 41 riservata in via esclusiva solo alle categorie più svantaggiate. Difatti, la misura andrebbe estesa a tutti i lavoratori. Inoltre, il Presidente Damiano avrebbe chiesto anche l'ampliamento della platea dei lavori ritenuti usuranti e faticose da aggiungere alle 15 categorie già individuate con la precedente Legge di Stabilità. Spazio anche alla nona misura di salvaguardia che chiuderebbe definitivamente il problema legato all'aspetto previdenziale dei cosiddetti esodati oltre alla proroga oltre il 2018 del regime contributivo donna che garantirebbe una maggiore flessibilità in uscita alle lavoratrici. Da ricevere anche l'Ape Sociale, il sussidio ponte erogato dallo Stato fino ad un massimo di 1.500 euro mensili a favore delle categorie più economicamente disagiate per il quale si chiede la trasformazione in una misura strutturale. Sono queste le priorità che secondo Damiano andrebbero affrontate per eliminare le storture causate dalla Riforma Fornero.