Tutto è andato come previsto dal numero uno Sergio Marchionne. Gli azionisti di Fiat Chrysler Automobiles, riuniti in assemblea oggi hanno dato il proprio consenso allo scorporo di Ferrari dal gruppo italo americano. L'assemblea si è svolta ad Amsterdam, lo scorporo ha ottenuto il consenso di una larga maggioranza di azionisti. La decisione è stata presa in appena 45 minuti e i suoi effetti si inizieranno a vedere a partire dal prossimo anno quando dopo Wall Street Ferrari sbarcherà anche in Piazza Affari. Dopo lo scorporo del noto brand del cavallino rampante, la famiglia Agnelli attraverso la propria holding 'Exor' controllerà sia FIAT Chrysler che Ferrari.
Marchionne fa felice Matteo Renzi
L'approdo in Piazza Affari di Ferrari dovrebbe avvenire a partire dal prossimo 4 gennaio.
Questo è stato considerato da molti come un vero e proprio contentino che l'amministratore delegato Sergio Marchionne ha voluto fare al Presidente del Consiglio Matteo Renzi, dopo il trasferimento della sede legale del gruppo in Olanda e quella fiscale nel Regno Unito. Nelle intenzioni di Marchionne vi sarebbe quello di finanziare il debito di Fiat Chrysler con una parte dei ricavi di Ferrari dell'ultimo anno. In questa maniera si procederà verso l'azzeramento del debito entro il 2018, cosi come previsto dallo stesso numero uno di Fca diverso tempo fa.
Le risorse provenienti da Ferrari verranno utilizzate per gli investimenti che il gruppo effettuerà da qui al 2018 e che interesseranno la maggior parte della case automobilistiche facenti parte di Fca.
Tra queste spiccano Fiat, Alfa Romeo e Maserati. La prima è chiamata ad un vero e proprio riposizionamento sul mercato con tante novità in cantiere. Alfa Romeo e Maserati sono attese da un rilancio dopo anni difficili. Rilancio che dovrebbe arrivare grazie ai numerosi nuovi modelli che nei prossimi anni usciranno dagli stabilimenti italiani del gruppo. Tra questi spiccano Maserati Levante e Alfieri per la casa del Tridente, Alfa Romeo Giulia e Alfa Romeo Suv per la casa del Biscione.