Con due anni di ritardo, dovrebbe arrivare in Senato la riforma del codice della strada. SI tratta di un provvedimento già approvato alla Camera dei Deputati nel 2014 e che è rimasto fermo fino ad oggi. Come riportato dal quotidiano “il Giornale”, il Presidente della Commissione Trasporti in Senato, Altero Matteoli, sta cercando di far ripartire l’iter della riforma e probabilmente, non appena finiranno le consultazioni del Presidente Mattarella per risolvere la crisi di Governo del dopo Renzi, la riforma arriverà nell’aula del Senato.

Ecco le novità più importanti di quella che sembra sarà una vera rivoluzione del Codice.

Stretta sull’utilizzo di cellulari e smartphone

I dati statistici sono allarmanti in quanto ad incidenti stradali causati dall’uso (abuso) di cellulari e smartphone mentre si è alla guida dell’auto. L’ultimo rapporto sui sinistri stradali è lampante in questo senso a tal punto che nella riforma che si vorrebbe approvare prima della fine dell’anno, uno dei punti salienti è proprio il punir, in misura esemplare, gli automobilisti colti in flagrante. Le sanzioni saranno durissime e portano al ritiro immediato della patente da 15 giorni fino a 2 mesi se colti ad usare il cellulare alla guida e sequestro dell’apparecchio per verificarne il collegamento al sinistro stradale che eventualmente ha coinvolto il conducente.

Si arriva anche a caldeggiare l’utilizzo di una nuova tecnologia per limitare il problema, cioè il sistema “Santino” che in caso di chiamate ed sms ricevuti, in automatico risponde al posto del conducente, avvisando le persone che chiamano, che non è al momento possibile rispondere. La stretta è resa necessaria anche dalle ultime novità tecnologiche che dal semplice telefonino ha visto arrivare gli smartphone, con conducenti che mentre guidano, navigano in rete distraendosi ed allontanandosi dalla realtà della strada.

Tecnologia a tutto tondo

La casistica di fenomeni gravi che si abbattono sugli automobilisti distratti è lunghissima. In questa ottica, la riforma prevede una serie di interventi di natura tecnologica da rendere obbligatori su ogni autoveicolo.

Si parte dai sistemi contro i colpi di sonno, come il volante vibrante o dai sensori di invasione corsia opposta o avvicinamento eccessivo al margine destro della strada. Si pensa anche al sensore contro l’abbandono dei propri figli nel seggiolone posteriore che spesso è stato al centro di tragedie familiari terribili. Specchietto retrovisore tecnico contro l’angolo cieco nelle retromarce, sistema di frenata di emergenza automatico e vivavoce integrato sono altri sistemi che si vorrebbe rendere di serie negli autoveicoli. Uno strumento da rendere indispensabile è anche la scatola nera a bordo del veicolo, strumento che consente di valutare le responsabilità nel momento di sinistri o sistema che facilita il ritrovamento dei veicoli in caso di furto.

Uscendo fuori dal campo della sicurezza al volante in senso stretto, una mano agli automobilisti vessati dalle troppe multe sarebbe l’idea di rendere gli Autovelox obbligatori solo in zone davvero pericolose e non come oggi, che sono strumenti che servono ai Comuni per fare cassa a spese dei cittadini. Multe anche per chi ama girare in bici, con l’obbligo di circolare di sera con le luci accese o con strumenti catarifrangenti.