La settimana scorsa sono stato all'Expo e finalmente anch'io ho potuto apprezzare alcuni dei padiglioni più belli di questa eccezionale esposizione universale. Sicuramente il Giappone merita di essere visto nonostante abbia dovuto stare in coda per un'ora e mezza: innanzitutto le addette al ricevimento sono ragazze giapponesi gentilissime e molto simpatiche; poi è dedicata una stanza piuttosto ampia a tutte le colture tipiche dell'agricoltura giapponese a cominciare dal riso.

Sono diverse, infatti, le qualità di questo alimento presentate in maniera davvero geniale in scompartimenti che riempiono tutta la parete: si parte dal riso bianco per arrivare al riso nero e ad altre qualità intermedie che in Italia non si trovano.

Ovviamente anche al sushi è dedicato molto spazio con delucidazioni opportune sui vari tipi di ricette che si possono preparare e ritengo che per gli amanti di questa pietanza sia davvero un'occasione unica. Poi c'è un'altra sala che mostra tutta una serie di piatti in pregiata porcellana e diversi tipi delle famose bacchette per mangiare; prima di congedare gli ospiti viene simulato un pranzo virtuale con bacchette reali con uno spettacolino di contorno davvero carino che io ho apprezzato particolarmente.

Certo mi sono reso conto che mangiare senza le classiche posate e davvero difficile e richiede pratica, ma l'esperienza è senz'altro gradevole e ha riscosso grande successo tra le persone che ci sono state.

Il padiglione Italia

Mi ha deluso, invece, il padiglione Italia che mi aspettavo davvero strepitoso ed invece era a mio avviso poca cosa: erano presentate le varie piante da frutto tipiche della macchia mediterranea, ma al di là di questo non c'era davvero nulla di particolarmente interessante. Sono uscito dal padiglione credendo di aver imboccato per sbaglio un'uscita secondaria e di averne visto solo una parte, ma non era così e la delusione non è stata poca sinceramente (anche considerando che l'attesa per entrare è stata di 50 minuti!).

Molto carino e sicuramente tra i miei consigliati è il padiglione dell'Austria con un boschetto tipico di questo paese davvero gradevole; poi è stato da me apprezzato tantissimo anche lo strudel originale ancora caldo che ritengo uno dei dolci più buoni che io abbia assaggiato. Anche Colombia e Azerbaigian meritano di essere visitati nonostante le code (sicuramente inferiori a quello del Giappone):sono tra i più belli di tutto Expo 2015.

Patatine fritte alla belga e strudel: ecco cosa potete gustare all'Expo

Alcuni suggerimenti preziosi per la pausa pranzo: meritano sicuramente le patatine fritte alla belga che potete gustare ad un prezzo davvero contenuto ovviamente vicino al padiglione del Belgio; poi per il caffè vi consiglio di berlo esclusivamente nello stand di Illy prima di tutto perché è più buono e poi perché costa un po' di meno. Infine, se volete strafare come me vi consiglio vivamente lo strudel originario austriaco che trovate all'interno del padiglione dell'Austria (servito caldo è strepitoso!).