La campagna elettorale di Corrado Passera, candidato di centro-destra al Comune di Milano per Italia Unica, non ha fatto giustamente attendere una massiccia dose di affissioni dispiegate dal 25 gennaio per tutto il capoluogo lombardo – in stazioni della metropolitana e pensiline dell’ATM spesso di fianco ai quattro volti sorridenti degli sfidanti alle primarie del Partito democratico.
Come i più avranno notato, si tratta di una campagna a suon di luoghi comuni ritriti ‘che più a destra non si può’.
Domande più che dirette, obiettivamente semplicistiche, destinate a sollecitare l’elettore meneghino facendo leva su problemi di vita quotidiana (sicuramente sensibili) scaricati con schietta (o forse grezza) faciloneria sulle spalle del generico avversario ‘Sinistra’, che ha governato Milano negli ultimi 5 anni dopo il morattiano dominio. Interpellazioni cliché di fronte alle quali qualunque cittadino (o non cittadino) è portato a sentirsi quantomeno un po’ offeso nella sua intelligenza.
Gli slogan
Un 'Basta con la Sinistra' abbinato di volta in volta a un problema pratico - attribuito alla sinistra di Giuliano Pisapia secondo una fin troppo scontata legge di ‘causa-effetto’, e che ‘l’alternativa possibile’ di Italia Unica promette implicitamente di superare – sembrerebbe - solo in quanto 'non sinistra'.‘Quanti negozi hanno chiuso nella tua via? Hai paura che ti rubino in casa? Quando torni a casa la sera hai paura? Sei stufo dei furti nel tuo quartiere?’ Dall'evidenziare il problema all'indicare la presto detta soluzione, il passo è facile: ‘Non c’è lavoro, basta con la sinistra! Non c’è sicurezza, basta con la sinistra!’
Le mosse a sinistra e a destra
Mentre sabato 6 e domenica 7 febbraio si svolgeranno – come da programma e da accesa campagna elettorale – le primarie tra Francesca Balzani, Antonio Iannetta, Pierfrancesco Majorino e Beppe Sala per scegliere il candidato a Palazzo Marino per il Partito Democratico - a destra sembra sempre più remota la discesa in campo (e verrebbe da esclamare, per fortuna!) di nomi come Alessandro Sallusti e Paolo Del Debbio e si fa strada, invece, la candidatura di Stefano Parisi, numero uno di "Chili", piattaforma telematica di video e film on demand, ex direttore generale di Confindustria, ex amministratore delegato di Fastweb e – non da ultimo - City Manager al Comune di Milano con la giunta di Gabriele Albertini.