La questione immigranti si porta dietro una lunga scia di scontri, di incomprensioni e di verità, come quella dei numeri. Gli esperti contabili del Tesoro non hanno dubbi, la situazione attuale è insostenibile e se si protrae anche nel 2017 serviranno almeno 4miliardi o sarà bancarotta. I brutti sentori di fine estate si rivelano molto realistici, ora anche il ministro Padoan conferma la necessità di reperire altri quattrini per affrontare l'emergenza.

-"L'invasione di immigranti è diventato un problema serio, soprattutto dal punto di vista finanziario"- dichiara il titolare del dicastero economico.

I conti sono presto fatti

Come volevasi dimostrare i soldi non ci sono. L'italia rischia di tagliare ulteriormente i servizi essenziali dei cittadini o peggio, aumentare il già ingombrante capitolo tasse. Le dichiarazioni tendenziose e atte a minimizzare la gravità del problema sbarchi pronunciate da molti esponenti della maggioranza ora si trovano di fronte alla scomoda verità. Il mostro ci divora, e i numeri lo confermano. I conti pubblici non trovano pace, il gettito fiscale non basta, gli italiani continuano a tirare la cinghia mentre mafia e terroristi internazionali aumentano gli introiti.

Se sono vere le testimonianze degli stessi disperati, che ogni individuo sborsa tra cinque e dieci mila euro, solo i numeri 2016 valgono una manovrina finanziaria.

L'Italia da sola non c'è la fa

A inizio anno sentivamo dire: "Non è un'invasione", "La situazione è gestibili" e ancora la solita frase "C'è lo chiede l'Europa". Se l'Unione Europea non è in grado di gestire l'enorme flusso di migranti, non lo è neanche il nostro paese. Nonostante le contrastanti posizioni, la delusione di Bratislava dimostra quanto poco ha fatto l'Europa per aiutarci. Il solo capitolo crescita e austerità non risolve il problema immigrazione, mentre occorrerebbe una azione congiunta. Magari tornando a una linea di pensiero che voleva bloccare i barconi in partenza, usando anche le maniere forti, e prima di vedersi trascinati in fondo.