Probabile che in Siria si ripetano episodi di orrore e carneficina a cura del Regime. Da prove fotografiche ottenute con l'impiego di satelliti sembra molto probabile che nel carcere militare di Sednaya molto vicino alla città di Damasco ogni giorno circa cinquanta prigionieri subiscano la condanna a morte tramite impiccagione e il regime per cancellare la prova di queste esecuzioni brucerebbe i corpi nei forni crematori.

Un vero orrore.

Oltre alla denuncia effettuata in data odierna dagli Usa che con foto satellitari hanno documentato la costruzione di una fornace all'interno del carcere, anche Amnesty International nel febbraio 2017 aveva presentato un rapporto sulla guerra civile siriana che evidenziava il dato - terribile - di ben 13 mila morti nel corso di 4 anni in questo lager/prigione. La relazione parlava anche di torture e di una sistematica privazione di ogni diritto e di come essere rinchiusi nel carcere di Sednaya significasse morte sicura.

Uno dei pochi sopravvissuti a questo inferno ha descritto le "regole" della prigione: primo non potevi mai alzare la testa e guardare in faccia le guardie, pena la morte; secondo: non potevi parlare.

Questa persona ha poi testimoniato di essere stato rinchiuso - assieme ad altre nove persone - in una cella sotterranea di due metri quadrati e mentre uno dei compagni di sventura dormiva a terra tutti gli altri erano in piedi, uno vicino all'altro, tutti nudi. Dal settembre 2011 al dicembre 2015 - sempre dal rapporto di Amnesty International - ogni lunedì o martedì venivano chiamati 50 detenuti, con la scusa di essere trasferiti in un altro carcere, ma in realtà questi sfortunato dopo essere stati torturati venivano giustiziati, i corpi fatti sparire.

Altri dati veramente impressionanti sono quelli diramati dal Dipartimento di Stato americano sulla guerra civile ancora in atto in Siria. Le persone detenute tra il 2011 e il 2015, perché ritenuti oppositori del regime, si stima siano tra le 65 mila e le 117 mila.

Oltre 400 mila persone sono morte per la guerra.

Tutta l'umanità dovrebbe dire mai più

L'Europa, prima di tutte le altre nazioni, dovrebbe mobilitarsi , mai più una nuova Auschwitz. Ogni essere umano deve meritare il rispetto della sepoltura, i propri famigliari devono avere un luogo dove poterlo ricordare. Nessuno nel mondo deve vedere mai più del fumo che esce dal camino dei forni crematori.