Attacco terroristico in Iran attuato da diversi commando che hanno assaltato - con pistole tipo colt, con mitragliatori pesanti, con cinture esplosive legate in vita - diversi punti del paese tra i quali la sede del parlamento e il mausoleo di Khomeini nella capitale Teheran. Primo attacco al parlamento attuato da quattro terroristi armati di mitra e cinture esplosive che sono riusciti ad entrare nell'edificio parlamentare - non nell'aula - e durante la loro azione sono riusciti a salire fino al quinto piano dell'edificio prendendo ostaggi facendo durante la loro azione suicida, pare una decina di morti (ma questi dati al momento non sono ancora ufficiali).
Il pronto intervento delle forze speciali - teste di cuoio - ha scongiurato altre vittime e gli attentatori sono stati uccisi. Il secondo attacco è stato condotto al mausoleo di Khomeini ed eseguito da due terroristi - uno dei quali si è fatto esplodere - ma il secondo è stato fermato dalle forze dell'ordine bloccandolo prima che riuscisse a farsi saltare in aria. Il terzo gruppo terroristico è stato fermato dalle forze di sicurezza prima che riuscisse a portare a termine la propria azione, sembra che questo gruppo fosse diretto alla metropolitana.
E' la prima volta che l'Iran subisce un attacco terroristico
Si tratta della prima volta che il paese iraniano viene colpito così duramente da un attentato terroristico.
Sembra che l'eterna lotta fra le fazioni sciite e sunnite non abbia mai termine, la diatriba per ottenere l'egemonia del potere nello scacchiere medio - orientale tra Arabia Saudita e Iran non possa trovare una soluzione pacifica. Questa terra ancora oggi non sembra trovare pace e anche la recente elezione del moderato Rouhani al momento non ha prodotto l'effetto sperato.
Il neo eletto presidente iraniano predica una modernizzazione dello stato attraverso una maggiore apertura verso i mercati esteri creando in questo modo le opportunità affinché l'Iran possa finalmente uscire dall'isolamento internazionale. La sua opera però non sembra ancora trovare sbocchi e concreti spazi per l'attuazione di questo ambizioso traguardo.
Speriamo che tutti i paesi arabi capiscano che attraverso la violenza non si risolvono le questioni ma solo attraverso il dialogo e il confronto si possono trovare soluzioni alle varie diatribe. E' solo questione di buona volontà e di disponibilità all'ascolto dell'altro anche se pensa in modo diverso.