Salvini, come da accordo, in veste di capo della delegazione della Lega Nord arriva questa mattina a Roma da Renzi. Quest'ultimo nella giornata di oggi è impegnato ad effettuare le consultazioni di rito con le fazioni politiche presenti in Parlamento, per l''elezione del nuovo Presidente della Repubblica. Il protocollo deciso da Renzi, per l'elezione, è già stato annunciato in precedenza.
Questo prevede la scelta di votare scheda bianca ai primi tre turni, e dopo, quando alla quarta votazione sarà solamente necessaria la maggioranza semplice e non i due terzi del parlamento, verrà fuori il nome, e verrà eletto direttamente il nuovo Presidente della Repubblica.
Il metodo annunciato da Renzi alla Lega non piace proprio. Emerge palesemente che la presenza della Lega sia dovuta più per ottemperare al dovere che per risposta alla propria volontà. Tuttavia, la delegazione esprime le sue idee a Renzi ugualmente, anche se è cosciente che alla fine conteranno ben poco. "Non voteremo scheda bianca, abbiamo le nostre idee e cercheremo di condividerle con le altre rappresentanze del centrodestra", affermano.
Il leader del Carroccio allora esterna il proprio identikit del Presidente della Repubblica ideale: "Innanzitutto non deve essere un amico di Bruxelles, delle banche e della finanza, ma un Amico degli italiani". Inoltre come requisito necessario la personalità ideale deve essere stata eletta dal popolo in passato, almeno una volta e non deve essere complice dei disastri europei e della nascita dell'Euro.
Dunque i nomi che sono più gettonati per la corsa al Colle, per Salvini, non vanno assolutamente bene. Come disse un paio di giorni fa su Facebook, "Piuttosto che Amato e Prodi, io voto Magalli!", affermazione sicuramente ironica, la quale denota il fatto che i nomi espressione del patto del Nazareno sono totalmente al di fuori della visione leghista. Dunque, il risultato di questa consultazione non dà a Renzi nessuna collaborazione dalla Lega, salvo il caso in cui emergesse un nome conforme ai requisiti sopra citati.