Il neo presidente Sergio Mattarella saluta il popolo italiano durante il suo discorso, ieri 3 febbraio 2015. Il discorso durato 25 minuti è stato interrotto da ben 42 applausi, e oltre che ai politici è stato rivolto al popolo italiano in cerca di "serenità e pace". Il neo presidente è stato eletto al quarto scrutinio con 665 voti.
Ma chi è Mattarella?
Uomo silenzioso, molto cattolico e legato alla sua famiglia, nacque come deputato della Democrazia Cristiana, poi entrò nel Partito Democratico; il suo ultimo incarico politico è stato quello di Giudice costituzionale dal 2011 al 2015.
Figlio d'arte, suo padre Bernardo fu politico democristiano e ministro tra gli anni '50 e '60; suo fratello era il Presidente della Regione siciliana Piersanti, ucciso dalla mafia nel 1980. Sergio inizia così la carriera politica con l'elezione alla Camera, poi divenne ministro dei rapporti con il Parlamento nel governo Goria e de Mita; fu al ministero della Pubblica Amministrazione sotto il sesto governo Andreotti.
Nel 1990 si dimise dal ministero per protestare contro la fiducia data dal governo alla legge Mammì sul riassetto del sistema radiotelevisivo a vantaggio del gruppo televisivo di Silvio Berlusconi.
Nel 1992 si deve a lui la legge divenuta famosa con il nome di Mattarellum, che prevedeva la riforma del sistema elettorale per l'elezione del Senato e della camera dei deputati, grazie a un sistema maggioritario. Tornando al discorso da Presidente, egli afferma che sarà un arbitro imparziale e si aspetta la correttezza dei suoi "giocatori", auspica una serie di riforme necessarie affinchè il Paese esca dalla crisi. "L'unita' del paese di fronte alla crisi rischia di essere fragile" ed è per questo che l'Europa deve "invertire il ciclo economico".
Mattarella annuncia imminente il dialogo con l'Europa e assicura che il suo interesse sarà rivolto alla disoccupazione giovanile, a dare nuove speranze al popolo italiano, oramai disilluso dalla situazione attuale.
Ma soprattutto il presidente si rivolge ai partiti chiedendo loro di rispettare le istituzioni, rispettarsi tra di loro, operare nel rispetto delle leggi e fare il proprio dovere nell'interesse di tutti. Tra le problematiche attuali il presidente ricorda la sicurezza nelle scuole, i ritardi della giustizia, la condizione femminile sempre più in pericolo e non ultimo la minaccia dell'ISIS, nuova piaga internazionale. La situazione italiana non va sottovalutata: l'ondata di xenofobia comincia a far paura ed è necessario che la risposta dell'Europa sia tempestiva e solidale.