Era un incontro fatto per esprimere, per celebrare l'alleanza strategica politica tra Stati Uniti d'America e Francia all'indomani degli attentati terroristici di Parigi del 13 novembre, ma si è trasformato in un incontro all'insegna su quello che dovrebbe essere il futuro della guerra in Siria, minacciata dall'incidente, dall'abbattimento del jet militare russo. "La Turchia - ha detto il Presidente americano Barack Obama - ha diritto a difendere il proprio spazio aereo e dei proprio confini, ma bisogna comprendere cosa sia successo e soprattutto, per noi", ha ribadito, "è fondamentale che turchi e russi si parlino, cerchino di capire quello che è successo, perché il nemico comune, il nemico di tutti, il nemico della Francia, degli Stati Uniti e della stessa Russia, in questo momento, è l'ISIS.".

Le dichiarazioni dei due presidenti

Il Presidente della Repubblica francese François Gérard Georges Nicolas Hollande, ha ripetuto la necessità di un'alleanza il più possibile allargata, oltre alla Russia, anche come membri altre nazioni, vista la grave e pericolosa minaccia terroristica comune da sconfiggere. Sia Obama che Hollande hanno ripetuto che non manderanno truppe militari sul territorio ma che incrementeranno gli attacchi: aumenteranno i raid aerei perché, come dice Barack Obama e ripete lo stesso presidente francese alla fine dell incontro, "vinceremo contro lo Stato Islamico dell'Iraq e Siria (ISIS). "Non soccomberemo alla paura.

Non daremo la possibilità alla paura di dividerci". Lo ha detto il presidente degli U.S.A. Barack Obama in conferenza stampa con Francois Hollande marcando la "resilienza degli americani". Ha esortato alla vigilanza, ma ha sottolineato che "Gli americani non verranno presi dal terrore". Prevenire è meglio che curare dice un proverbio, ed il presidente francese ne avrà preso esempio quando, durante l' incontro, ha spiegato che il confine tra Siria e Turchia va urgentemente chiuso, così da prevenire il flusso di terroristi in arrivo verso l' Europa.