Giorgia Meloni, impegnata quest'oggi con le cerimonie per la Festa delle Forze Armate, ha preferito evitare le domande dei cronisti sui centri migranti in Albania. Così, mentre lasciava il Villaggio Difesa al termine della sua visita, la Presidente del Consiglio ha risposto in modo evasivo a un cronista che chiedeva informazioni sui Centri di Permanenza per i Rimpatri (CPR) in Albania: "La vostra è una fissazione" ha detto, salendo in macchina.

Le nuove partenze

Nella mattina di oggi, 4 novembre, la nave Libra è arrivata a Lampedusa, per iniziare i recuperi di persone migranti maschi e adulti provenienti da Paesi che l'Italia considera sicuri, da trasferire nei nuovi centri albanesi in attesa dell'analisi dei loro fascicoli.

E quest'oggi Meloni non ha voluto toccare da vicino il tema migranti. A Roma, mentre la premier lasciava il Villaggio Difesa, un giornalista le ha chiesto: “L’Albania sarà un flop?". Lei ha risposto in modo evasivo, prima di risalire in macchina: "Ancora, ma c’avete la fissazione…". Il braccio di ferro continua, e la strada tracciata dal governo pare sia quella di andare avanti, nonostante tutto, in attesa dei ricorsi.

I centri migranti in Albania

A metà ottobre c'era stata la decisione molto contestata dal tribunale di Roma, che non aveva convalidato i decreti con i quali venivano trattenuti 12 migranti nei centri per richiedenti asilo in territorio albanese. La scelta di creare i centri per migranti in Albania è stata voluta fortemente da Giorgia Meloni e dal governo per avere delle strutture, al di fuori del territorio italiano, in cui trattenere le persone che fanno domanda di asilo e in caso rimpatriare nei paesi di origine.

La decisione del tribunale di Roma crea un conflitto tra giustizia e politica che potrebbe ripetersi nei prossimi giorni in vista dei trasferimenti di nuovi richiedenti asilo nei centri albanesi.

La sentenza della Corte di Giustizia Europea

La decisione dei giudici di non convalidare il trattenimento dei migranti si allineava con la recente sentenza della Corte di Giustizia dell'Unione Europea relativa alla definizione di paesi sicuri.

Con il nuovo protocollo infatti si prevede che sul territorio albanese arrivino solo una parte dei migranti soccorsi nelle acque internazionali, vale a dire quanti provengono dai paesi cosiddetti sicuri, stati in cui si rispetti l'ordinamento democratico e i diritti delle persone.

La classificazione di "Paese sicuro" crea non poche controversie, visto che il governo italiano ha reputato sicuri, con un decreto di alcune settimane fa, una serie di paesi che non sono appunto democratici e che non rispettano i diritti umani. Nell'attesa del ricorso comunque il governo italiano a spingere verso il trasferimento di nuovi migranti.