E' freschissimo il risultato del Referendum sulle Trivellazioni su cui ieri, 17 Aprile, si sono dovuti esprimere i cittadini italiani. L'obiettivo delle 9 regioni che lo avevano richiesto (Basilicata, Calabria, Campania, Liguria, Marche, Molise, Puglia, Sardegna, Veneto) era stato chiaro: evitare preoccupanti ripercussioni ambientali che l'estrazione di gas e petrolio avrebbero potuto provocare.

Questa è stata una consultazione popolare dalle ampie tematiche, non solo riguardante la relazione tra energia e ambiente, ma anche sul ruolo dei combustibili fossili; tutti argomenti che ad oggi continuano ad essere oggetto di discussione internazionale.

Una norma in particolare sarebbe stata colpita qualora ieri avessero vinto i , cioè quella che attualmente consente alle società petrolifere di continuare ad estrarre gas e petrolio, entro le 12 miglia dalla costa italiana e senza limiti di tempo. 

Ma purtroppo con le votazioni della giornata scorsa non si è potuto raggiungere nemmeno il Quorum necessario a dare reale peso alla votazione degli italiani e questo perché solo il 30% dei cittadini aventi diritto- praticamente meno di 1 persona su 3 - nella giornata di Domenica si è recata alle urne per esprimere la propria opinione in merito. 

Per quanto concerne i risultati raccolti, è stato possibile concludere che la maggioranza degli italiani ha espresso il proprio voto a favore dei Sì, che ha raggiunto infatti una percentuale intorno all'80%.

No, di conseguenza, hanno toccato la soglia dei 20%

La Basilicata regione con più affluenza. All'estremo opposto il Trentino Alto Adige

Per quanto l'affluenza in genere sia stata davvero molto ridotta, ci sono state regioni che si sono distinte sia in positivo che in negativo. 

In Basilicata più della metà della popolazione (50.5%) si è recata alle urne, mentre nel Trentino Alto Adige si sono sfiorate percentuali opposte: poco meno del 24% degli italiani ha espresso il proprio voto. Sempre al di sotto del 30% si trovano regioni che forse più di tutte avrebbero dovuto sentire il peso di questo referendum, come la Campania e la Calabria, visto che si affacciano proprio sul mare. 

Matteo Renzi ha commentato a caldo il risultato del Referendum: "Il governo non si annovera tra i vincitori.

I vincitori sono gli ingegneri e gli operai, lavoratori delle piattaforme" e poi aggiunge "massimo rispetto per tutti gli italiani andati al voto, comunque essi abbiano votato. Chi vota non perde mai." 

Ma questo non è stato l'unico Referendum ad essere fallito: dopo quello dedicato al divorzio e sull'acqua pubblica, il Quorum non viene raggiunto dal 1997.