C'è una nuova destra radicale in Germania, una destra di recente fondazione politica ma di antiche e tristemente note posizionii populiste e xenofobe. Il partito è Alternativa per la Germania (Alternative fuer Deutschland-AFD) che, pur essendo stato fondato soltanto nel 2013, l'anno successivo ha mancato per un soffio l'ingresso al Bundestag, il parlamento federale tedesco.

Il successo di AFD è stato comunque confermato sempre nel 2014 con la conquista di sette seggi al Parlamento Europeo e quest'anno, alle elezioni regionali, con gli ottimi risultati ottenuti soprattutto in Sassonia dove attualmente è il secondo partito.  

La vicinanza con il movimento anti-islamico

A luglio dello scorso anno Frauke Petry, 40 anni, nata nella ex Germania dell'est, è la ledear indiscussa di AFD. La sua elezione ha causato una frattura interna al partito: il fondatore Bernd Lucke ed i suoi fedelissimi ne sono infatti fuoriusciti fondando un nuovo movimento politico, in contrasto con le politiche apertamente xenofobe della nuova guida.

Sul banco degli imputati è finita la presunta vicinanza di Frauke Petry al movimento anti-islamico Pegida. Le proposte di indire un referendum per l'abrogazione dell'euro ma, soprattutto, le ideologie di cieca islamofobia di AFD preoccupano non poco l'attuale governo di Berlino. I sondaggi danno il partito di estrema destra in vistosa ascesa, l'anno prossimo potrebbe certamente avere i numeri per entrare nel parlamento federale. Autarchia a livello economico, il ritorno ad uno Stato forte che sia presente nella vita quotidiana del cittadino, pregiudizi che incitano all'odio razziale. Qualcosa di già sentito in Germania, proprio vero che a volte la Storia non insegna.